Icona Facebook Icona Twitter Icona Instagram Icona Telegram Icona Youtube Icona Rss

Giustizia: Org. Giudiziaria Notizie nazionali

RIUNIONE FUA: Giustizia ostaggio della CRICCA @usbgiustizia @usbsindacato #riqualificazione

Roma,

Si è consumata oggi una delle pagine più vergognose della storia del ministero della giustizia.

Alla riunione tenutasi per la destinazione del Fua, si è vista un’amministrazione in grossa difficoltà, che annaspava incalzata dalle richieste dei cinque sindacati firmatari dell’accordo del 26 aprile 2017, bisognosi di portare a casa un risultato dopo le numerose critiche ricevute dai lavoratori della giustizia.

Spettacolo di cui avremmo fatto volentieri a meno, a cui però abbiamo dovuto assistere e che nostro malgrado abbiamo dovuto subire.

Penoso è stato vedere la formazione di quei crocicchi formatisi per difendere le singole posizioni e l’amministrazione annaspare per stargli dietro e non mandare tutto a monte.

Lo schiaffo morale, non è stato rivolto alla USB, ma a tutti quei lavoratori che da anni aspettano una risposta da un’amministrazione cieca e sorda che asserisce, però, di essere dalla loro parte.

In sostanza i 5 della cricca chiedevano di realizzare subito 10.000 passaggi economici incuranti del fatto che così si sarebbe prosciugato il FUA e non sarebbe più stato possibile garantire:

il pagamento degli straordinari, quello già fatto dai colleghi;

il pagamento della produttività collettiva e individuale.

In concreto con i soldi del FUA di 34.000 dipendenti si sarebbe finanziato il passaggio economico di 10.000 lavoratori, lasciando il restante personale a bocca asciutta o quasi.

Cosa ancora più grave è che i 5 parlavano di rimodulare le indennità per reperire nuove risorse per il fondo di sede.

La USB ha protestato in maniera veemente per lo spettacolo indecoroso offerto: una mancanza di stile degna dei nostri tempi!

Ma la nostra protesta ha riguardato soprattutto il fatto che è da ritenersi inaccettabile che si prosciughi il FUA, in attesa di tempi migliori per tutti quelli che restano fuori dai giochi odierni.

La USB ribadisce, con forza, la propria contrarietà all’accordo truffa anche perché: se il buongiorno si vede dal mattino speriamo che faccia presto notte.

Ora più che mai occorre rovesciare il tavolo, basta chiacchiere, basta indugi, basta accordi a perdere sulla pelle dei lavoratori:

Ora più che mai è tempo di referendum

Lottare è giusto, vincere è possibile, cambiare si può con USB.