18 giugno 2008 - Il Nuovo Salernitano
I lavoratori dell'ateneo salernitano si riuniscono oggi in assemblea in vista dello sciopero del 20 giugno
Salari bloccati, i dipendenti universitari si mobilitano
"E' passato un mese dall'ultimo incontro con l'Aran ma la trattativa sul contratto nazionale scaduto non riprende"
SALERNO - I dipendenti dell'Università di Salerno si riuniscono oggi, alle 12, in assemblea, presso l'aula Castellano della Facoltà di Giurisprudenza. In segno di protesta e in vista dello sciopero indetto per il 20 giugno. <<E' passato un mese dall'ultimo incontro con l'Aran ma la trattativa sul contratto nazionale scaduto non riprende>>. Gli altri lavoratori publici gli aumenti 2006/2007 li hanno già avuti! -dichiarano in una nota durissima- Non protestare e non mobilitarsi contro il diverso trattamento riservato ai lavoratori universitari e della ricerca, in tempi di attacchi sfrenati ai lavoratori pubblici in nome della lotta ai "fannulloni" significa isolare due delle categorie più deboli del pubblico impiego aprendo porte alle "sperimentazione" in questi comparti di quelle "riforme" contrattuali che prevedono la cancellazione dei contratti economici biennali e dello stesso contratto nazionale!>>. E poi nella nota arriva l'attacco: << La vera riforma contrattuale è rinnovare subito i contratti scaduti, pagare ai lavoratori gli aumenti dovuti, adeguare i salari alla media europea>>. Le RdB/CUB "si mobilitano per la nostra dignità di lavoratori pubblici e contro lo smantellamento dei servizi pubblici per i cittadini, contro l'emergenza salarialee contro la precarietà, per il rinnovo immediato del contratto nazionale 2006/2007 (scaduto il 31/12/2005) e il finanziamento del contratto del biennio 2008/2009, contro l'abolizione dei contratti economici biennali". Perchè lo sciopero ? <<Perchè i nostri salari sono bloccati al 2005. Perchè pur essendo già stanziati i fondi per il 2006/2007, i lavoratori dell'Università e della Ricerca sono gli unici lavoratori pubblici ancora senza il rinnovo delContratto Nazionale 2006/2007. Perchè i prezzi e le tariffe continuano a galoppare e i 1000 euro al mese non bastanopiù nemmeno per arrivare alla terza settimana. Perchè dal 1 gennaio 2008 abbiamo diritto agli aumenti e finora il governo non si è degnato di stanziare i fondi contrattuali necessari e anzi si prepara, in nome della lotta ai "fannulloni" dei cosiddetti "Piani Industriali", a tagli pesantissimi a danno dei servizi pubblici ai cittadini e dei diritti dei lavoratori pubblici. Perchè Confindustria e sindacati concertativi di fronte al disastroso risultato di 15 anni di concertazione, che ha fatto dei lavoratori italiani i peggio pagati in tutta Europa, invece di affrontare la gravità della condizione del lavoro dipendente sempre più precarizzato e in piena emergenza salariale, si apprestano ad abolire anche i contratti economici biennali e a svuotare definitivamente -concludono- le tutele economiche e normative del Contratto Nazionale>>.