“Resistere fa bene alla salute”, così Riccardo Germani, del Coordinamento Regionale dell’USB Lombardia, commenta lo sciopero generale che oggi sta ha bloccando gran parte degli ospedali pubblici e privati lombardi e la manifestazione che stamani ha attraversato la città di Milano.
“Migliaia di lavoratrici e lavoratori, con in testa i primi 64 licenziati del San Raffaele, sono scesi in piazza a rivendicare una sanità pubblica come garanzia di qualità”, prosegue il rappresentante dell’USB.
“A Maroni e Mantovani, che vogliono chiudere un ospedale su 5, i lavoratori ed i cittadini hanno risposto con il Conflict day, occupando la piazza dove ha sede la Regione Lombardia, un grattacielo alto 161 metri con ben 43 piani e 32 ascensori, costato a tutti i cittadini oltre 400 milioni di Euro, mentre sono in molti a non arrivare a fine mese e ci chiedono di fare altri sacrifici”.
“Nonostante il divieto operato dalla Polizia – sottolinea Germani - abbiamo dimostrato a chi crede di governare la crisi con la repressione che i lavoratori non sono rassegnati. Quando si licenzia è una dichiarazione di guerra, e noi questa guerra vogliamo combatterla trasformando la rabbia in conflitto”.
“Alle 16.00 di oggi saremo nuovamente a trattare con la proprietà del San Raffaele e la Regione, affinché vengano ritirati subito i 244 licenziamenti ed il San Raffaele diventi pubblico”, conclude Germani.
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