C’è voluto un altro accordo, sottoscritto lo scorso 21 aprile, per chiarire alcuni punti relativi alle selezioni interne.
Le difficoltà riscontrate da alcune regioni nella ripartizione dei posti a C3 e C4, il messaggio della direzione centrale che sospendeva l’assegnazione su base provinciale dei posti per ispettori di vigilanza, hanno riportato al tavolo sindacale nazionale la discussione sulle selezioni a C3 e C4.
Da parte nostra c’è stata la proposta di individuare anche per C3 e C4 i posti su base regionale, come previsto per le selezioni fino a C1, evitando così per tutti i profili l’assegnazione dei posti su base provinciale o su base nazionale per quanto riguarda gli informatici. Ci sembrava che questa soluzione tenesse conto da una parte delle esigenze dell’amministrazione e dall’altra di offrire maggiori opportunità ai lavoratori, che avrebbero concorso per il totale dei posti assegnati alla regione. Per quanto riguarda i vincitori delle selezioni a C4 amministrativo, sarebbero rimasti nella Sede di appartenenza e, solo nel caso di posizione organizzativa disponibile altrove, su base volontaria avrebbero potuto andare a coprire il posto funzione. Non dimentichiamo che il contratto integrativo 2006, contro il nostro parere, già prevede la possibilità di assegnare i processi primari ed abilitanti ai C3, utilizzando la graduatoria delle selezioni a C4.
La nostra proposta non ha trovato l’intesa del tavolo sindacale nazionale ed è stata confermata la ripartizione sulla singola Sede dei posti a C3 e C4, così come su base nazionale per gli informatici.
Tuttavia un passo avanti è rappresentato dalla previsione di utilizzare le graduatorie regionali, che saranno formate dopo l’esaurimento dei posti assegnati a livello di Sede, per l’attribuzione degli ulteriori posti che saranno individuati con la contrattazione integrativa del 2008.
L’accordo del 21 aprile riapre i termini della contrattazione regionale per il raggiungimento degli accordi sulla ripartizione dei posti a C3 e C4 entro il 12 maggio. Trascorso tale termine, in mancanza di intesa regionale, il confronto sarà riassunto a livello nazionale.
Per quanto riguarda le province autonome di Trento e Bolzano, la ripartizione dei posti sarà oggetto di apposita sessione negoziale a livello nazionale, nel rispetto delle norme di autonomia.
Infine c’è da sottolineare la situazione del Lazio, una delle regioni nelle quali non si è raggiunto l’accordo per la ripartizione dei posti. In questo caso si è verificato un grave atto unilaterale del Direttore Regionale, che ha inviato in sede centrale i dati relativi alle selezioni pur in mancanza di intesa. Dopo la straordinaria partecipazione di massa all’assemblea dell’ 11 aprile in Direzione Generale, che ha registrato la presenza di oltre 600 lavoratori, si attende ora un chiaro segnale da parte dell’ Amministrazione.