L’USB del Ministero della Giustizia ha appena deciso la proclamazione dello Stato di Agitazione del personale. Una decisione che giunge dopo l’ennesima presa d’atto dell’immobilismo di un’amministrazione incapace di produrre quello sforzo necessario per efficientizzare ed ammodernare il sistema della Giustizia e, soprattutto, incapace di trovare rimedi alle gravissime carenze, a partire da quella di personale che genera un aumento insostenibile dei carichi di lavoro ed un rallentamento delle attività del sistema Giustizia, con pesanti ricadute sulla vita del paese e sui diritti dei cittadini. Un’amministrazione incapace persino di dare applicazione agli accordi sottoscritti, il più importante dei quali datato addirittura aprile 2017.
Ci sono, insomma, tutte le ragioni per dire basta a questo stato di cose e per ipotizzare uno sciopero del personale del Ministero della Giustizia se, come temiamo, gli incontri preventivi non avranno l’esito positivo che auspichiamo e che i lavoratori e i cittadini meriterebbero.
Si protesta per il rispetto di:
✅ - 𝐀𝐜𝐜𝐨𝐫𝐝𝐨 𝟐𝟔 𝐚𝐩𝐫𝐢𝐥𝐞 𝟐𝟎𝟏𝟕 𝐫𝐢𝐦𝐚𝐬𝐭𝐨 𝐢𝐧𝐚𝐭𝐭𝐮𝐚𝐭𝐨 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐪𝐮𝐚𝐬𝐢 𝐭𝐨𝐭𝐚𝐥𝐢𝐭𝐚̀;
✅- 𝐀𝐜𝐜𝐨𝐫𝐝𝐨 𝐬𝐮𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐨𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚̀ 𝟏𝟓 𝐥𝐮𝐠𝐥𝐢𝐨 𝟐𝟎𝟐𝟎 𝐜𝐡𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐚 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐞 𝐫𝐢𝐠𝐮𝐚𝐫𝐝𝐚𝐧𝐭𝐞 𝐥’𝐚𝐫𝐭. 𝟐𝟐 𝐞̀ 𝐫𝐢𝐦𝐚𝐬𝐭𝐨 𝐢𝐧𝐚𝐭𝐭𝐮𝐚𝐭𝐨;
✅- 𝐂𝐚𝐫𝐢𝐜𝐡𝐢 𝐝𝐢 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐨 𝐚𝐮𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚𝐭𝐢 𝐚 𝐝𝐢𝐬𝐦𝐢𝐬𝐮𝐫𝐚 𝐩𝐞𝐫 𝐞𝐟𝐟𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐧𝐮𝐦𝐞𝐫𝐨𝐬𝐞 𝐝𝐢𝐦𝐢𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐞 𝐩𝐞𝐧𝐬𝐢𝐨𝐧𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐩𝐞𝐫 𝐜𝐮𝐢 𝐢 𝐬𝐞𝐫𝐯𝐢𝐳𝐢 𝐯𝐞𝐧𝐠𝐨𝐧𝐨 𝐬𝐩𝐚𝐥𝐦𝐚𝐭𝐢 𝐬𝐮 𝐜𝐡𝐢 𝐫𝐞𝐬𝐭𝐚;
✅ - 𝐈𝐧𝐚𝐜𝐜𝐞𝐭𝐭𝐚𝐛𝐢𝐥𝐞 𝐬𝐢𝐭𝐮𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐠𝐥𝐢 𝐔𝐟𝐟𝐢𝐜𝐢 𝐝𝐞𝐥 𝐆𝐢𝐮𝐝𝐢𝐜𝐞 𝐝𝐢 𝐏𝐚𝐜𝐞, 𝐝𝐨𝐯𝐞 𝐥𝐞 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐚𝐭𝐢𝐯𝐞 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐦𝐢𝐬𝐮𝐫𝐚𝐭𝐞 𝐚 “𝐜𝐨𝐭𝐭𝐢𝐦𝐨” 𝐞 𝐠𝐥𝐢 𝐨𝐫𝐝𝐢𝐧𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐟𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐢 𝐟𝐨𝐫𝐧𝐢𝐬𝐜𝐨𝐧𝐨 𝐚𝐥 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐏𝐄𝐂 𝐧𝐨𝐧 𝐢𝐬𝐭𝐢𝐭𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐢, 𝐢𝐧𝐬𝐨𝐦𝐦𝐚 𝐮𝐧𝐚 𝐬𝐨𝐫𝐭𝐚 𝐝𝐢 𝐑𝐞𝐩𝐮𝐛𝐛𝐥𝐢𝐜𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐁𝐚𝐧𝐚𝐧𝐞.
✅ - 𝐀𝐭𝐚𝐯𝐢𝐜𝐚 𝐞 𝐠𝐫𝐚𝐯𝐞 𝐜𝐚𝐫𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐝𝐢 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐢𝐥 𝐜𝐮𝐢 𝐠𝐚𝐩 𝐧𝐨𝐧 𝐫𝐢𝐞𝐬𝐜𝐞 𝐚𝐝 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐜𝐨𝐥𝐦𝐚𝐭𝐨 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐫𝐞𝐜𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐚𝐬𝐬𝐮𝐧𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢;
✅ - 𝐔𝐭𝐢𝐥𝐢𝐳𝐳𝐨 𝐬𝐟𝐫𝐞𝐧𝐚𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐚𝐩𝐩𝐥𝐢𝐜𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐝𝐢 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐚 𝐮𝐧 𝐮𝐟𝐟𝐢𝐜𝐢𝐨 𝐚𝐥𝐥’𝐚𝐥𝐭𝐫𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐬𝐨𝐩𝐩𝐞𝐫𝐢𝐫𝐞 𝐚𝐢 𝐠𝐫𝐚𝐯𝐢 𝐯𝐮𝐨𝐭𝐢 𝐢𝐧 𝐨𝐫𝐠𝐚𝐧𝐢𝐜𝐨;
✅ - 𝐑𝐢𝐜𝐚𝐝𝐮𝐭𝐞 𝐩𝐞𝐬𝐚𝐧𝐭𝐢 𝐬𝐮𝐥𝐥𝐞 𝐚𝐭𝐭𝐢𝐯𝐢𝐭𝐚̀ 𝐝𝐞𝐥 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐞 𝐝𝐞𝐠𝐥𝐢 𝐚𝐯𝐯𝐨𝐜𝐚𝐭𝐢 𝐚 𝐜𝐚𝐮𝐬𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐦𝐚𝐥𝐟𝐮𝐧𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐩𝐫𝐨𝐜𝐞𝐬𝐬𝐨 𝐭𝐞𝐥𝐞𝐦𝐚𝐭𝐢𝐜𝐨 𝐞 𝐚𝐭𝐭𝐞𝐬𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐝𝐚𝐥 𝐃𝐢𝐫𝐞𝐭𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐆𝐞𝐧𝐞𝐫𝐚𝐥𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐢 𝐬𝐞𝐫𝐯𝐢𝐳𝐢 𝐢𝐧𝐟𝐨𝐫𝐦𝐚𝐭𝐢𝐯𝐢; 𝐚𝐮𝐭𝐨𝐦𝐚𝐭𝐢𝐳𝐳𝐚𝐭𝐢.
✅ - 𝐔𝐭𝐢𝐥𝐢𝐳𝐳𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐢 𝐮𝐝𝐢𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐢𝐧 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐢𝐭𝐢 𝐧𝐨𝐧 𝐫𝐢𝐞𝐧𝐭𝐫𝐚𝐧𝐭𝐢 𝐭𝐫𝐚 𝐥𝐞 𝐦𝐚𝐧𝐬𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐝𝐞𝐥 𝐥𝐨𝐫𝐨 𝐩𝐫𝐨𝐟𝐢𝐥𝐨, 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐞 𝐥𝐚 𝐦𝐮𝐥𝐭𝐢𝐯𝐢𝐝𝐞𝐨𝐜𝐨𝐧𝐟𝐞𝐫𝐞𝐧𝐳𝐚, 𝐚𝐭𝐭𝐢𝐯𝐢𝐭𝐚̀ 𝐩𝐫𝐞𝐜𝐞𝐝𝐞𝐧𝐭𝐞𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐚𝐬𝐬𝐨𝐥𝐭𝐚 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐝𝐢𝐭𝐭𝐞 𝐩𝐫𝐢𝐯𝐚𝐭𝐞, 𝐨𝐩𝐩𝐮𝐫𝐞 𝐥'𝐮𝐭𝐢𝐥𝐢𝐳𝐳𝐨, 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐩𝐫𝐨𝐜𝐮𝐫𝐞, 𝐝𝐢 𝐜𝐚𝐧𝐜𝐞𝐥𝐥𝐢𝐞𝐫𝐢 𝐞 𝐚𝐬𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐠𝐢𝐮𝐝𝐢𝐳𝐢𝐚𝐫𝐢 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐚 𝐠𝐞𝐬𝐭𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥'𝐀𝐫𝐜𝐡𝐢𝐯𝐢𝐨 𝐌𝐮𝐥𝐭𝐢𝐦𝐞𝐝𝐢𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐈𝐧𝐭𝐞𝐫𝐜𝐞𝐭𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐜𝐡𝐞 𝐫𝐢𝐜𝐡𝐢𝐞𝐝𝐞 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐞𝐭𝐞𝐧𝐳𝐞 𝐭𝐞𝐜𝐧𝐢𝐜𝐨 -𝐢𝐧𝐟𝐨𝐫𝐦𝐚𝐭𝐢𝐜𝐡𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐞𝐭𝐨𝐧𝐨 𝐚 𝐝𝐞𝐭𝐭𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐟𝐢𝐥𝐢;
✅ - 𝐔𝐥𝐭𝐞𝐫𝐢𝐨𝐫𝐞 𝐜𝐚𝐫𝐢𝐜𝐨 𝐝𝐢 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐨 𝐝𝐨𝐯𝐮𝐭𝐨 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐝𝐢𝐠𝐢𝐭𝐚𝐥𝐢𝐳𝐳𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐞 𝐢𝐧 𝐚𝐬𝐬𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐝𝐢 𝐚𝐝𝐞𝐠𝐮𝐚𝐭𝐚 𝐞 𝐩𝐮𝐧𝐭𝐮𝐚𝐥𝐞 𝐟𝐨𝐫𝐦𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞;
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