Sarà il datore di lavoro ad attribuire la vecchia detrazione d'imposta, questo è certo!
Da marzo l’assegno unico per le famiglie con figli, erogato dall'INPS, prenderà il posto di tutti gli aiuti per la famiglia. La detrazione per i figli a carico – in alcuni casi – rimarrà, ma sarà onere dei sostituti d’imposta attribuirla.
Previsto all'articolo due del D.Lgs. il nuovo contributo per ogni figlio a carico fino a 18 anni di età (senza limiti se disabile) o fino ai 21 anni di età se il figlio studia, lavora con un reddito inferiore agli 8mila euro l’anno, è iscritto ai servizi per l’impiego o svolge il servizio civile. Viene modificato l’articolo 12 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (T.U.I.R.) relativo ai carichi di famiglia, con l'art.10 del D.Lgs. e dal 1° marzo 2022 :
* riconosce 950 euro di detrazioni per ogni figlio da 21 anni in poi;
* chiude con le maggiorazioni delle detrazioni (per i figli fino a tre anni o portatori di handicap) e la detrazione per famiglie numerose.
Dal 1998 la detrazione per i figli è concessa fino 4mila euro di reddito conseguito dai ragazzi di età non superiore a 24 anni e poi fino a 2.840, 51 euro, indipendentemente dall'età e dalla condizione di studente o lavoratore (circolare 3/E/1998). Fino alla busta paga relativa al mese di febbraio e così, come si desume, per le pensioni, la detrazione per i figli a carico dovrebbe restare, mentre dal mese di marzo i datori (quindi i sostituti d'imposta) dovranno acquisire una nuova attestazione relativa ai figli.
Vedremo la pratica attuazione a Marzo 2022 accompagnata dalla variazione delle aliquote IRPEF.
Per ora, i PENSIONATI hanno ricevuto la perequazione del trattamento da Gennaio 2022 a cui si dovrà aggiungere la revisione aliquote IRPEF.
USB PENSIONATI SALERNO