La Federazione Nazionale RdB-CUB, unitamente alla Federazione RdB-CUB Abruzzo, ha inviato in data odierna una lettera indirizzata al Presidente della Repubblica, alla Presidente del Consiglio dei Ministri, ai Presidenti di Camera e Senato, al Presidente della Regione Abruzzo, al Presidente del Consiglio Regionale abruzzese e all’Assessore regionale alla Sanità, in cui richiede un piano straordinario post-emergenza che sia capace di dare risposte concrete alle esigenze reali della collettività colpita dal sisma.
La RdB-CUB ritiene necessario che dopo la conta dei morti, l’accoglienza dei feriti nelle strutture sanitarie regionali e quella degli sfollati negli alloggi provvisori, si intervenga urgentemente per la più veloce ripresa di una quotidianità che si avvicini ad una qualche forma di normalità. A questo fine ha elaborato alcune prime proposte su cui sollecita una seria discussione:
- l’azzeramento dell’intero deficit regionale: tale provvedimento permetterebbe al governo regionale di intraprendere le azioni necessarie alla ripresa economica (molte sono le industrie che hanno chiuso e altre che chiedono aiuto per non farlo), di ricostruzione delle abitazioni e degli edifici pubblici distrutti, il monitoraggio e la messa in sicurezza di tutti gli edifici della regione stanziando il 3% del bilancio regionale;
- l’immediata stabilizzazione di tutti i precari del pubblico impiego: in particolare quelli della sanità impegnati, come tutti, nell’emergenza sanitaria regionale dettata dagli oltre mille feriti del sisma e dalla scomparsa dell’ospedale S. Salvatore dell’Aquila;
- immediato ripristino delle funzionalità primarie: risposta immediata alla crisi abitativa con l’utilizzo, anche attraverso la requisizione temporanea, di case private sfitte e/o non abitate come prima casa per evitare il fenomeno “deportazione” verso il territorio rivierasco; mantenimento prioritario del sistema sanitario e assistenziale che non può essere delegato a ospedali da campo male attrezzati e male organizzati così come non può essere “scaricato” sulle altre Asl che vivono il dramma storico della carenza di personale e che hanno il problema della non assicurazione dei LEA per i loro stessi assistiti; attenzione particolare alla ripresa delle attività didattiche nelle scuole e della università (anche per le sue specialità ed eccellenze di rilevanza nazionale);
- immediata assistenza economica: con sostegno al reddito per tutti coloro che ne erano in possesso e reddito minimo garantito a disoccupati e studenti fino al loro reinserimento lavorativo produttivo e/o sociale.
Su tali proposte, ispirate da quella solidarietà che sta caratterizzando la risposta all’emergenza, la RdB-CUB si rende disponibile ad incontri con le istituzioni tutte al fine di definirle nel dettaglio e conferma la massima disponibilità delle proprie strutture sindacali nel definire e risolvere eventuali altre problematiche che dovessero emergere.
Federazione Nazionale RdB-CUB