Quello che più ci fa imbestialire ai tavoli di trattativa, come a quello appena concluso, è che ci sono sindacati che oltre a non avere nulla da dire, quando parlano lo fanno per difendere l’amministrazione o per “buttarla in caciara” e allungare i tempi delle trattative.
C’era l’occasione per parlare del ruolo dell’Agenzia e del suo futuro e come USB abbiamo colto la palla al balzo per ricordare che nella produttività si devono conteggiare anche i pezzi Pregeo e Docfa respinti, che se non andrà in porto una revisione estimi sarà necessario cominciare a lavorare nel ricreare un’equità ormai perduta negli archivi catastali. Parliamo dei negozi o delle classificazione degli A/4 e degli A/5 nei centri storici e nelle zone di pregio che pagano meno dei palazzi nelle periferie, della necessità di migliorare la cartografia del territorio prendendo informazioni da altri database cartografici in modo da migliorare e incrementare la qualità del dato.
Per quanto riguarda le sanzioni disciplinari ai lavoratori dei front office che a dire dell’Amministrazioni effettuano irritualmente visure al pubblico o per uso interno, abbiamo detto che prima di sanzionare sarebbe utile avere delle linee guida di riferimento altrimenti per colpire giustamente chi ha sbagliato si colpisce anche chi ha agito in buona fede e in assenza di chiare istruzioni operative.
Sulle nuove assunzioni (o sulla mobilità da altri enti), necessarie per garantire un futuro all’Agenzia, abbiamo chiesto di prevedere percorsi di carriera certi per i lavoratori che da anni sono ingabbiati nella seconda area e il completamento delle progressioni economiche (quelle in atto si dovrebbero concludere entro la fine dell’anno) attraverso nuove risorse stabili per alimentare la platea degli aventi diritto, fino al completamento dell’operazione.
Su questo tema si è aperta una pantomima con gli stessi sindacati che all’Agenzia delle entrate hanno chiesto lo scorrimento delle graduatorie perché travolti dal malcontento di moltissimi lavoratori mentre in questa Agenzia prestano passivamente il fianco, per non dire di peggio, alle affermazioni opinabili dell’Amministrazione secondo la quale il completamento delle progressioni economiche “non si può fare”. Bello slogan, quello del “non si può fare” e soprattutto bella combattività da parte delle altre organizzazioni sindacali che si sono affrettate a “spiegare” a USB, che la legge che non consente di completare le progressioni. Cosa non vera, come abbiamo ampiamente argomentato in passato e in mille occasioni; e comunque non comprendiamo a cosa serve un sindacato se c’è già una legge a regolare o meglio a cancellare i diritti dei lavoratori.
Non è certamente con questo spirito remissivo e sottomesso che USB andrà al confronto con l’autorità politica in occasione della presentazione ufficiale delle Convenzioni 2012. In quella sede sapremo tradurre tutta la forza che ci viene dalle oltre 15000 firme fin qui raccolte - e la raccolta prosegue - per chiedere il diritto agli sviluppi professionali a partire dal completamento delle progressioni economiche. L’Agenzia del territorio deve essere messa al centro di un piano di investimenti sulla macchina fiscale e per questo siamo disposti a combattere in ogni sede. Le lavoratrici e i lavoratori sono dalla nostra parte, consapevoli anche dal fatto che dall’altra parte c’è solo un sindacato che applica la legge e offre una stampella all’Amministrazione quando le sue argomentazioni vacillano.