Lavoratori,
nell’incontro dell’8 aprile con il sottosegretario ed in quello succesivo con il ministro, concernente lo sfacelo del riordino del corpo nazionale, sono emerse le determinazioni che il governo si appresta ad inoculare riguardo le relazioni sindacali; si tratta di un processo di annichilimento.
Gli incontri hanno assunto connotati di semplice proforma, innanzi tutto attraverso la “regola” stabilita dall’amministrazione, di “concedere” ad ogni O.S. 5 minuti per esporre le proprie posizioni. D’altronde il governo non ha molto tempo da spendere per ascoltare le istanze dei lavoratori, e poi il riordino deve marciare a pieno ritmo, è l’obiettivo “spending review” contro i lavoratori del corpo non può trovare ostacoli!?!
Spargendo ideologia propagandistica a piene mani, il governo ha spesso indicato come conservatore chi non voglia accettare progetti riformisti, come se cambiare sia automaticamente sinonimo di miglioramento!?!
Se guardiamo il significato che il termine “riforma” ha acquisito negli ultimi anni, dalle pensioni in poi, è facile rendersi conto della bontà delle nostre ragioni, infatti, anche in questo caso chiamano riordino ciò che invece è una pura e semplice ristrutturazione aziendale, ovviamente al ribasso per tutti noi (declassamento e chiusura sedi, modifica dell’orario di lavoro, sostituzione della componente permanente con quella volontaria, facenti funzione, pendolarismo lavorativo, ecc…).
Ma davanti a questa deriva la politica, l’amministrazione e i sindacati trovano un accordo. Tutti uniti, quindi, si muoveranno con l’obiettivo di distruggere (e non migliorare) la macchina del soccorso tecnico urgente. Diremmo che interessi privati hanno avuto la meglio sul classico buon senso! Peccato che a pagarne il prezzo saranno i lavoratori e i cittadini.
Naturalmente i più “meschini”, diremmo, prima firmano e poi piangono lacrime di coccodrillo e ritirano il tutto (forse serviva un’altra notte per capire??? Oppure la propaganda e meglio della serietà?!?)
Leggerete in allegato le prossime mosse di questi “compari” che sono volte alla modifica della L.252, del DPR 76 (permettendo la migliore invasione dei volontari), del DL. 217, ecc.
In definitiva il tanto atteso incontro col ministro è stato molto ingessato dalle convenzioni imposte dal cerimoniale, riducendo gli interventi a pochi minuti per sigla. Naturalmente non sono mancati da parte del ministro i soliti convenevoli ringraziamenti e frasi di circostanza, poi l'annuncio di aver voluto incontrare le OO.SS. in un momento dove non lo fa più nessuno perché “non va più di moda”.
Non crediamo che la volontà del ministro sia riconducibile ad una sua presunta magnanimità , ma piuttosto alla ricerca di simpatie da parte di una neoformazione politica in cerca di consensi in vista della prossima competizione elettorale per le europee in maggio. Ricordiamo al ministro che incontrare le OO.SS. non è una concessione ma un passaggio obbligato in un Paese democratico, e sopratutto un atto dovuto nel rispetto dei lavoratori (anche se poco proficuo come nella circostanza odierna).
Abbiamo dovuto aspettare il nostro intervento per porre all'attenzione sulla questione del precariato, ormai cancellata non solo dall'amministrazione, ma anche dalle agende dei sindacati confederali. Da segnalare la risposta informale dell'amministrazione che alla fine dell'incontro, sui precari risponde: “Precari? Quali precari?”, nel tentativo ridicolo di camuffare le decine di migliaia di precari sotto la coperta corta del volontariato.
Tanti i temi portati dalla nostra O.S., dalla questione salariale, al lavoro usurante, all'età pensionabile, le carriere lumaca, il dramma del precariato, le retribuzioni al palo, le sedi di servizio disagiate, i mezzi vetusti, la mancata copertura assicurativa fino ad arrivare alle conseguenze devastanti del ridimensionamento previsto dal riordino. Tante anche le proposte come quella della reinternalizzazione dei servizi appaltati, e l'assicurazione INAIL.
Ed infine il sottosegretario, che si è sbracciato nel tessere le lodi al ministro, definendolo l'artefice del potenziamento delle mille unità cosa non certo scontata a suo dire. Rimaniamo basiti nel sentire tali parole, se consideriamo che i soldi per assumere le mille unità sono stati presi dal fondo per richiamare i lavoratori precari e che quindi non un euro in più è stato portato nelle casse del Corpo, come dire rubare ai poveri per dare ai poveri. E se ne vantano pure!
Stessa cosa dicasi per il rinnovo con la regione Liguria per il servizio di elisoccorso per conto del 118, si trattava di un rinnovo lo hanno spacciato come se fosse una convezione stipulata con tutte le regioni e per tutto il soccorso sanitario! Magari lo fosse stato, così avremmo potuto finalmente riportare i VV.F., al pari dei Corpi dei pompieri europei e sopratutto dare una risposta di assunzione alle decine di migliaia di lavoratori in attesa.
USB È L’UNICO SINDACATO CHE NON HA ACCETTATO LA NUOVA RIFORMA!
USB NON HA FIRMATO!
LAVORATORI È ORA DI CANCELLARSI DALLE ALTRE OO.SS. IN DIFESA DELLA NOSTRA DIGNITÀ!