Nelle sue estreme tragicità e nelle sue estreme trasparenze le continue ristrutturazioni avvenute nel Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco finalmente prendono forma....la forma del FALLIMENTO
Ancora una volta siamo costretti a denunciare il declino del soccorso tecnico urgente a Padova, non si riesce a garantire una seconda squadra nella sede centrale che, ricordiamo, copre il comune di Padova e grossi comuni della prima periferia.
Una situazione non più tollerabile perché in caso di una seconda richiesta di intervento se giungono sul posto un paio di operatori sarà già tanto, al massimo si attenderà una squadra dalle sedi distaccate con lunghi tempi di attesa.
A riprova di questo stamani, alla richiesta di soccorso per incendio autovettura in città, sono stati inviati due operatori, gli ultimi presenti al comando in quanto l’ unica squadra completa rimasta era impegnata in altro soccorso. Nel frattempo era disponibile solo la squadra di Piove di Sacco, lontana dal luogo dell’intervento.
Una situazione drammatica che vede i Vigili del Fuoco di Padova in estrema difficoltà, con la consapevolezza che sono gli stessi operatori a doverci mettere la faccia provando a giustificare ritardi, carenze e sicurezza.
Da segnalare inoltre che la sede centrale ha il compito di supportare le sedi distaccate in caso di richiesta di mezzi di appoggio.
A conti fatti 34 unità operative in tutta la provincia che conta quasi 1.000.000 di abitanti, con la presenza di snodi viari e ferroviari importanti e aziende a rischio rilevante. Un rapporto insufficiente e pericoloso per la popolazione e per i vigili del fuoco.
Nel caso di interventi complessi, non riusciamo in prima battuta a garantire le risorse umane, di mezzi e attrezzature come da procedure operative ma bisogna richiedere il supporto di altri comandi della regione che, a loro volta, lasciano senza copertura altre zone della regione.
Per quanto dovremmo andare avanti così?
In allegato aggravamento dello stato di agitazione USB VVF Padova