Il disegno di legge del Ministro Gelmini è da bocciare. Vibrante protesta al Ministero di Piazzale Kennedy.
Dal Ministro una riforma autoritaria che accelera l’aziendalizzazione dell’Università, scaricando i costi su lavoratori, precari e studenti.
La RdB-CUB Università, nel pomeriggio di ieri, convocata al Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca per un tavolo tecnico sul disegno di riforma dell'università del Ministro Gelmini, ha denunciato l'espulsione del personale Tecnico Amministrativo da tutti gli organi istituzionali rappresentativi. Ha denunciato la sua ferma opposizione all’Università impresa che accentra tutta la "governance" in un ristretto ma potentissimo Consiglio di Amministrazione in cui entrano su chiamata diretta i privati e i politici trombati del territorio. Si introduce l'indebitamento degli studenti con i prestiti d'onore, altro che diritto allo studio. Questo disegno di legge è una vergogna che viola apertamente gli articoli 3 e 33 della Costituzione e scarica i costi della riforma universitaria su lavoratori, precari e studenti.
Il disegno di legge proposto dal Ministro avvia una riforma autoritaria imponendo la modifica degli statuti universitari minacciando il commissariamento degli atenei. E' un atto di forza, parallelo ai tagli che aumentano il sotto-finanziamento degli Atenei, che impone lo svilimento del Senato Accademico declassato a mero istituto propositivo sottomesso al CdA, per mettere in condizione i Rettori di accelerare il processo di aziendalizzazione privatistica degli Atenei italiani.
Cavalcando la demagogia della meritocrazia questo disegno di legge rafforza il progetto di smantellamento dell'Università Pubblica; per questo respingiamo questo DDL. Invitiamo alla discussione tutte le diverse componenti della comunità universitaria, a partire dalle RSU degli atenei insieme alle forze politiche parlamentari ed extraparlamentari del territorio, per dare corpo ad un'opposizione di massa che riesca a gennaio ad imporre al Parlamento la bocciatura della riforma Gelmini.