Il governo ha deciso di riaprire la fase contrattuale del pubblico impiego e, nel mezzo della pandemia che stiamo vivendo, particolare importanza assume il CCNL della Sanità con i suoi dipendenti più volte osannati come Eroi e ripagati con la mancia del bonus, senza reali miglioramenti salariali strutturali ed in condizioni di lavoro sempre più usuranti.
Mentre i sindacati complici confederali pensano ai fondi pensione da loro gestiti, mentre i sindacati corporativi di settore illudono con mistificanti promesse di contratti separati per le professioni sanitarie, USB presenta la sua piattaforma "Il Contratto della Sanità che Vogliamo", con punti chiari ed attuabili, che riteniamo siano fondamentali per avere lavoratori e lavoratrici della sanità soddisfatti e sani.
Il prossimo contratto quindi, dovrà contenere elementi che costituiscano una effettiva valorizzazione di tutti i dipendenti del comparto Sanità sicuramente dal punto di vista economico, anche riconoscendo la necessità di rivalutare tutte le indennità professionali ferme da oltre dieci anni, ma anche tramite una parte normativa che, attraverso la riqualificazione di tutto il personale, non conceda spiragli a pericolose derive corporative che renderebbero ancora più fragile e frammentato un sistema già fortemente indebolito dalal regionalizzazione.
Uno dei punti su cui partire per la proposta riguarda la
2) Tassa annuale iscrizione Ordini Professionali
La normativa nazionale, a prescindere dal giudizio sulla effettiva utilità degli Ordini Professionali, rispondenti più a logiche di lobby e di valorizzazione personale che alla effettiva tutela delle lavoratici e dei lavoratori, ha imposto ai professionisti sanitari il pagamento di una tassa annuale di iscrizione all’Ordine ed essendo l’iscrizione condizione obbligatoria per poteraccedere ai concorsi e per poter continuare a lavorare per il personale già assunto, le AziendeSanitarie si devono fare carico della tassa annuale di iscrizione agli Ordini Professionali degliInfermieri e dei Tecnici delle Professioni Sanitarie, per i propri dipendenti. Per il personaleassunto a tempo determinato e per quello assunto tramite contratti di somministrazione lavoro,l’ Azienda Sanitaria partecipa con quota proporzionale al periodo di assunzione.