L'Agenzia delle Entrate ha deciso di chiudere 5 sedi nel Veneto con questo calendario:
Belluno | Pieve di Cadore | 11 marzo 2013 |
Rovigo | Badia Polesine | 4 marzo 2013 |
Treviso | Castelfranco Veneto | 11 febbraio 2013 |
Treviso | Vittorio Veneto | 18 febbraio 2013 |
Vicenza | Arzignano | 25 febbraio 2013 |
cioè con meno di due mesi di anticipo e in alcuni casi, con una manciata di giorni, come se i lavoratori interessati non esistessoro e non avessero una vita propria da dover riorganizzare.
Come USB abbiamo immediatamente scritto alla Direzione Regionale Veneto per avere un incontro urgente anche se eravamo già "ai ferri corti" a causa della vertenza della chiusura dei Team controllo delocalizzati della Dp di Venezia, per i problemi dei Front office e sull'orario di lavoro in varie province.
Sembra che si voglia denigrare a tutti i costi i lavoratori che hanno sempre dimostrato dedizione al lavoro e nel raggiungimento degli obiettivi. Non si vuole il dialogo, non si accettano soluzioni alternative, non si è disposti a trovare compromessi. Procedono a testa bassa ... ma occorre che i lavoratori trovino la compattezza di formare un muro contro cui l'amministrazione si dovrà scontrare e rompersi le corna e in USB troverano sempre un alleato disposto a stare al loro fianco.
La concertazione, causa di molti mali in Italia, è ormai morta e sepolta e l'alternativa può essere solo il conflitto e la mobilitazione così come dimostrato da USB in varie occasioni.
Il conflitto però non può essere demandato ad altri ma occorre realizzarlo in sintonia con chi viene colpito pesantemente senza guardare ad interessi personali per riconquistare diritti del'intera classe dei lavoratori, unendo le lotte con gli altri lavoratori del pubblico impiego e anche del lavoro privato.
Restare a guardare vuol dire essere travolti, occorre muoversi e farlo in fretta, cominciando a sostenere USB e mandando a casa chi ci ha messo in questa situazione.