L’Agenzia delle Entrate si abbatte ancora una volta sui lavoratori veneti con prepotenza calpestando diritti e dignità dei lavoratori.
E’ necessaria una mobilitazione generale e generalizzata di tutti i lavoratori di tutte le province del Veneto. Sono già in atto tentativi di conciliazione presso varie Prefetture contro l’Agenzia delle Entrate. Stiamo parlando di Verona, Treviso e Venezia ma forti “mal di pancia” ci sono anche nelle provincie di Belluno, Rovigo, Vicenza e ancora Treviso in cui si sono annunciate le chiusure di sedi distaccate con preavvisi di neanche un mese.
Alla richiesta di USB di aprire un confronto regionale dopo due giorni c’è stato risposto che “non appena possibile, verrà fornita specifica informativa in merito”. Questo è un affronto all’intelligenza e alla dignità dei lavoratori che sono spostati come pacchi postali come se non avessero una vita da dover organizzare.
La mobilitazione deve essere immediata e capace di connettere tutte le lotte presenti sul territorio. Non si possono aspettare i comodi dell’amministrazione e occorre da subito sollevare tutte le contraddizioni di una simile operazione. Raccogliere firme di utenti, lavoratori e professionisti, distribuire volantini informativi, contattare politici locali, giornali e televisioni e costruire una vertenza capace di dimostrare la forza dei lavoratori.
Ma questo non è possibile farlo coinvolgendo solo i lavoratori direttamente colpiti dai provvedimenti o singole RSU, è necessario che tutti siano disposti a lottare anche se non direttamente coinvolti, solo così avremo la possibilità di dimostrare che non possono più “sbatterci la porta in faccia”.
Tenetevi pronti e partecipate numerosi alle assemblee che si realizzeranno nei posti di lavoro e ricordate che solo chi non combatte ha già perso la battaglia.
Come USB continuiamo anche a sostenere tutte le vertenze in atto, così come la lettera inviata alla Prefettura di Venezia che trovate in allegato, e non ci fermeremo mai perché per noi fare sindacato vuol dire una cosa sola e cioè difendere i diritti dei lavoratori.
Scarica in fondo alla pagina la risposta inviata alla Prefettura di Venezia