In Acciaierie d’Italia è giunto il momento di dire basta. Basta alle prevaricazioni, alla mancanza di rispetto, alle manutenzioni inesistenti, al rischio costante di incidenti; basta agli stipendi che subiscono tagli e allo spreco di risorse pubbliche.
Ancora una volta quelle che erano impostate come ferie diventano cassa integrazione in busta paga, determinando una decisiva flessione delle retribuzioni, in un momento in cui i lavoratori e le loro famiglie sono schiacciati dal peso degli aumenti.
La nostra organizzazione sindacale, dando seguito con i fatti a quello che da sempre sostiene, è in fermento per organizzare iniziative eclatanti e manifestazioni incisive che chiamino a raccolta tutte le categorie che vedono calpestati i propri diritti, ma soprattutto per chiamare a raccolta i lavoratori che ogni giorno si rivolgono all’USB, delusi e sfiduciati.
Diciamo no con forza alla continuità di una gestione inadeguata e dannosa, al braccio di ferro con una azienda a gestione mista, nella quale però lo Stato non si fa sentire per niente.
A due settimane dal voto per eleggere il nuovo Parlamento, facciamo appello alla politica e a chi si sta mettendo in gioco.
Noi siamo dalla parte del lavoro sano e stabile in un ambiente sicuro, del rispetto della salute e della dignità, della pacifica convivenza tra interessi fondamentali. Ed è per questo che presto ci faremo portavoce di un malcontento generale divenuto insostenibile.
Voi da che parte state?
Coordinamento USB Acciaierie d’Italia Taranto
In Acciaierie d’Italia è giunto il momento di dire basta. Basta alle prevaricazioni, alla mancanza di rispetto, alle manutenzioni inesistenti, al rischio costante di incidenti; basta agli stipendi che subiscono tagli e allo spreco di risorse pubbliche.
Ancora una volta quelle che erano impostate come ferie diventano cassa integrazione in busta paga, determinando una decisiva flessione delle retribuzioni, in un momento in cui i lavoratori e le loro famiglie sono schiacciati dal peso degli aumenti.
La nostra organizzazione sindacale, dando seguito con i fatti a quello che da sempre sostiene, è in fermento per organizzare iniziative eclatanti e manifestazioni incisive che chiamino a raccolta tutte le categorie che vedono calpestati i propri diritti, ma soprattutto per chiamare a raccolta i lavoratori che ogni giorno si rivolgono all’USB, delusi e sfiduciati.
Diciamo no con forza alla continuità di una gestione inadeguata e dannosa, al braccio di ferro con una azienda a gestione mista, nella quale però lo Stato non si fa sentire per niente.
A due settimane dal voto per eleggere il nuovo Parlamento, facciamo appello alla politica e a chi si sta mettendo in gioco.
Noi siamo dalla parte del lavoro sano e stabile in un ambiente sicuro, del rispetto della salute e della dignità, della pacifica convivenza tra interessi fondamentali. Ed è per questo che presto ci faremo portavoce di un malcontento generale divenuto insostenibile.
Voi da che parte state?
Coordinamento USB Acciaierie d’Italia Taranto - Genova