Due giorni di partecipato presidio, giovedì 12 e venerdì 13 novembre, hanno visto lavoratori e lavoratrici del Gaslini di Genova dire basta ad una situazione diventata molto critica sotto diversi aspetti.
Un concorso per infermiere pediatriche ha registrato notevoli ritardi e ancora oggi rimane in attesa di un software per l’avvio. Di chi sono le responsabilità? Della Regione o del Gaslini? In attesa di una risposta, sono intanto i lavoratori ed i piccoli pazienti a subire gli effetti di questi ritardi
Altre gravi situazioni per cui abbiamo protestato sono 104, ferie e mutua (che causano debiti orari da recuperare, straordinari non pagati e accumulati con ore che non si riescono a smaltire), passaggi di livello e mancanza di trasparenza.
L’amministrazione del Gaslini ha subito convocato i nostri delegati chiedendo di rimuovere il presidio e di incontrarci la settimana prossima per fornire le risposte.
Siamo stati costretti a rispondere di no. Sì, costretti. Perché ci avrebbe fatto piacere poterci fidare, ma da troppo tempo i più semplici diritti vengono negati, le risposte ottenute sono fumose e non si registra alcun tipo di cambiamento
Consideriamo pertanto queste due giornate solo l’inizio di un percorso che vuole portare i lavoratori a poter timbrare e svolgere il proprio lavoro in sicurezza per sé stessi e per i piccoli ricoverati, con i propri diritti riconosciuti.
Ringraziamo la Curia per la disponibilità mentre non abbiamo ricevuto alcuna risposta dal Presidente della Regione. Non vorremmo che anche i lavoratori/trici del Gaslini fossero annoverati nella categoria dei “non produttivi”…
Grazie a quanti hanno partecipato e hanno portato il loro sostegno, e a chi avrebbe voluto esserci e non ha potuto per gravi motivi.
USB Liguria Pubblico Impiego - Sanità
Genova 13-11-2020