Sabato 5 novembre si è aperto a Montesilvano il Congresso Nazionale di USB Lavoro Privato, oltre 260 partecipanti a conclusione di un percorso congressuale che ha visto migliaia di assemblee nei posti di lavoro, nei piazzali e nelle sedi sindacali. Assemblee che hanno rappresentato anche momenti di lotta, sfidando e contestando la restrizione delle agibilità sindacali.
All’apertura del congresso è stato proiettato il docufilm realizzato da Federico Mariani e dal Dipartimento Comunicazione con il contributo dei delegati e delegate della logistica sulle condizioni di lavoro, di sfruttamento e di repressione in questo settore centrale per il processo di circolazione e valorizzazione delle merci.
La relazione dell’esecutivo uscente ha consegnato alla prossima stagione sindacale un’organizzazione in crescita, dove la soggettività del sindacato, il quadro militante e l’organizzazione hanno fatto la differenza rispetto ad un contesto complesso dove l'attuale modello sociale mette in conto la guerra e l’impoverimento di ampi strati di classe lavoratrice.
Un modello che ha il fine di cercare di tenere il passo della competizione globale tra i poli imperialistici che per noi si traduce nella riorganizzazione imposta dall’Unione Europea.
In tutto questo, il governo Meloni rappresenta la continuità dell’Agenda Draghi, un governo che si attrezza a sedare il confitto sociale e che si candida per modificare in senso presidenzialista e autoritario la costituzione.
Una continuità che si ritrova nella politica estera anche per quanto riguarda la NATO, gli USA e l’UE, che nonostante una generale contrarietà alla guerra, impone al paese e alla classe lavoratrice l’aumento delle spese militari, la cobelligeranza attraverso l’invio di armi, il sostegno logistico e tecnologico, l’uso e l’ammodernamento delle basi USA compreso l’arsenale atomico il cui utilizzo è sempre più spesso minacciato.
La lotta contro la guerra come hanno ricordato in diversi, caratterizza l’azione dell’USB, come dimostrano le tante iniziative contro la guerra e le mobilitazioni dei Portuali di Genova e Livorno, dell’aeroporto di Pisa contro il trasporto di armi. Un impegno internazionalista che ha avuto un passaggio significativo nel Congresso Mondiale dell’FSM che l’USB ha ospitato a Roma lo scorso maggio.
Diversi interventi hanno segnalato questo come un congresso importante, di svolta che impegna tutta l’organizzazione su più direttrici per rispondere alla crescita qualitativa, quantitativa e di ruolo realizzatasi in questi ultimi anni.
Tra questi l’individuazione della categoria operaia, che offre un terreno di ricomposizione dei settori racchiusi nella catena del valore, un terreno concreto d’identità e coscienza di classe che il nemico di classe, ha cercato e cerca di annullare e rimuovere dalla memoria storica degli sfruttati.
Allora diventa importante l’individuazione di un terreno di lotta comune contro l’impoverimento generale, l’inflazione a due cifre che sta riducendo i redditi da lavoro, sintetizzato nello slogan "abbassate le armi alzate i salari".
La lotta contro lo sfruttamento deve mettere al centro la lotta per la salute e sicurezza, attraverso la formazione e la costruzione di una rete nazionale di RSU e RLS e con una battaglia politica che rivendica una legge contro l’omicidio nei luoghi lavoro.
La prima giornata del Congresso Nazionale USB Lavoro privato è stata l’occasione per rilanciare lo sciopero del 2 dicembre e la manifestazione nazionale del 3 a Roma sciopero e manifestazione del sindacalismo di base su cui stanno convergendo movimenti sociali, comitati, associazioni e partiti che contestano le spese militari e l’agenda Draghi fatta propria dal governo Meloni.
Domenica 6 novembre un’altra giornata di congresso con gli interventi di delegate e delegati che poi saranno chiamati a eleggere gli organismi dirigenti di USB lavoro privato e i delegati al Congresso confederale previsto per il 18, 19 e 20 novembre.
USB Lavoro Privato