Saranno oltre 25 le piazze italiane che oggi si riempiranno di lavoratrici e lavoratori che, rispondendo all’appello della Confederazione USB, saranno in mobilitazione a sostegno della piattaforma di lotta sul diritto alla salute e al welfare e l’uscita dalla crisi economica. Leggi qui l'editoriale.
Nello stesso giorno gli operatori della sanità scenderanno in sciopero pe le condizioni di lavoro, salariali e normative a cui sono costretti dopo due anni di pandemia in cui hanno sostenuto senza sosta la traballante struttura sanitaria Italiana. Leggi qui l'appello.
Il tentativo di attribuire ogni responsabilità per il dilagare dei contagi a chi non si è vaccinato naufraga completamente davanti ai dati inoppugnabili che dicono che anche i vaccinati possono concorrere al diffondersi del contagio. La politica sanitaria italiana, i tagli al welfare imposti dall’Unione Europea sono i veri responsabili della condizione in cui siamo costretti a convivere da oltre due anni. Regionalizzazione, privatizzazioni, appalti, mancato ricambio del turn over, chiusura di ospedali e della sanità territoriale sono alla base del tracollo sanitario in corso che sta producendo migliaia di vittime. A questa disastrosa situazione determinata dall’incapacità di far fronte adeguatamente alla pandemia si sommano l’aumento delle tariffe che stringono alla gola le famiglie dei lavoratori, l’aumento del lavoro povero, la precarietà, migliaia di licenziamenti.
USB intende rompere la cappa di silenzio che da troppo tempo avvolge la drammatica condizione in cui vive la stragrande maggioranza degli italiani e riportare al centro dell’attenzione la necessità di interventi immediati ed incisivi che garantiscano, salute, lavoro, welfare, salario, reddito.