Una battaglia che USB porta avanti dal 2015 e cioè da quando la Regione Lazio ha deciso di ridurre gli equipaggi delle ambulanze da 3 a 2 componenti di fatto escludendo la figura del barelliere. Nell’ultimo periodo, e dopo numerose segnalazioni alla Regione mai accolte, come USB abbiamo deciso di denunciare le violazioni delle leggi sulla movimentazione dei carichi agli organismi competenti in materia.
A seguito di questa denuncia, nella giornata di ieri una delegazione di USB è stata convocata dalla Direzione strategica di Ares 118, che finalmente dopo anni ha riconosciuto che un equipaggio completo oltre a garantire le misure previste nelle norme garantisce anche un’assistenza completa e consona al paziente.
Ares 118 ha, quindi, predisposto una richiesta ufficiale alla Direzione Salute della Regione Lazio, con un’attenta analisi che evidenzia le necessità oggettive di un equipaggio composto da tre componenti, chiedendo, finalmente e in maniera ufficiale l’autorizzazione e i fondi necessari all’assunzione di 157 barellieri nel 2023 e 187 nel 2024.
Non possiamo che ritenerci soddisfatti del passo avanti fatto su un tema che come USB siamo stati gli unici a formalizzare con un atto di denuncia a Ispettorato del Lavoro e Spresal (Servizio Prevenzione Sicurezza Ambienti di Lavoro). È certo che non è finita qui e metteremo in campo tutti mezzi necessari affinché venga ripristinato nelle ambulanze il giusto numero di componenti a tutela di lavoratori e lavoratrici ma anche perché venga garantito un servizio dignitoso alla popolazione.
Ci auguriamo che l’attuale assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato, nonché candidato alla presidenza della Regione si prenda la responsabilità di risolvere in tempi brevi l’annosa questione garantendo i fondi necessari ad Ares 118.
Unione Sindacale di Base - Sanità