Nella conferenza stampa di ieri si è avuto il primo assaggio del punto di vista del Presidente del Consiglio Draghi sulla politica di rilancio di Alitalia nel settore del Trasporto Aereo, travolto da una crisi senza precedenti dovuta alla pandemia.
Davanti alle telecamere Draghi, definendo la compagnia aerea di bandiera “una famiglia un po’ troppo costosa”, ha chiarito che il processo di lancio della NewCo Ita dovrà svolgersi in piena discontinuità, rinunciando anche al nome e al logo storici.
Secondo Draghi, Ita dovrà “volare con le proprie ali”. In questi anni fior di esperti del settore si sono espressi in merito, chiarendo che un vettore di piccole dimensioni non potrebbe mai reggere l’urto del posizionamento nel mercato europeo e mondiale, specialmente se ambisse ad essere “full service carrier”.
Con le ali tarpate dal certosino lavoro di Vestager che, neppure troppo velatamente, sostiene per la UE gli interessi delle major del trasporto aereo a partire da Lufthansa, come potrà Ita volare da sola nello stand alone, ridotta dalle limitazioni imposte a una compagnia regionale?
Non serviva uno con il curriculum del premier per dire cose già ascoltate e per ripetere gli errori di valutazione fatti negli ultimi 20 dai suoi predecessori.
I lavoratori hanno già abbondantemente pagato e non sono disponibili a essere massacrati in questo modo. Si cambi strada, si pensi al Paese e si smetta di cedere asset strategici necessari per il rilancio.
I lavoratori non molleranno e continueranno la mobilitazione senza fermarsi, come dimostrato ieri a Fiumicino.
I prossimi appuntamenti:
- Lunedì 12 aprile dalle ore 10.00 al Ministero dell’Economia e delle Finanze
- Mercoledì 14 aprile manifestazione dei vettori dalle ore 10.00 nei pressi del Ministero dello Sviluppo Economico
USB Lavoro Privato
9-4-2021