La riapertura delle graduatorie per l’assunzione di infermieri ed OSS per fare fronte all’emergenza nei Pronto soccorso della Liguria arriva in ritardo, visto che alla previsione di Alisa dei contagi influenzali e della possibile commistione con i contagi Covid, non erano seguiti provvedimenti concreti.
Ora si corre ai ripari con il potenziamento dei posti letto, circa duecento, utilizzando quelli delle residenze private. Un pannicello caldo, che non sappiamo quanto potrà risolvere il problema, visto che pochi mesi fa anche la sanità privata lamentava una grave carenza di personale, motivo per il quale Regione Liguria aveva bloccato lo scorrere delle graduatorie dei concorsi per l’assunzione di infermieri ed Oss, nonostante il parere contrario di USB durante l’incontro in commissione Sanità.
A questa situazione si aggiungono problemi vecchi di anni e più volte evidenziati come il depotenziamento della medicina territoriale, con la chiusura di presidi e strutture, e la mancanza di un’organizzazione che coinvolga maggiormente pediatri e medici di base così da evitare, per i casi non gravi, il sovraffollamento dei Pronto soccorso.
Insomma, il problema non è solo la carenza di personale, ma anche un sistema organizzativo che non funziona e che non ha ancora ragionato sul nuovo fabbisogno di personale sanitario e su un progetto per affrontare le future emergenze pandemiche, cosa che non può ricadere solo su Regione Liguria, ma deve essere pianificata a livello nazionale, come più volte evidenziato da USB.
Siamo costretti a ribadire che la pandemia non ha insegnato niente a questa politica!
USB Sanità Liguria