Dopo quasi due anni di restrizioni e privazioni finalmente, con tutte le precauzioni del caso, la Federazione provinciale USB di Benevento è tornata ad avere un momento di riflessione collettiva con i propri iscritti e simpatizzanti. In più di 200 martedì 24 agosto hanno dato vita al dibattito svoltosi presso l’agriturismo “La Vecchia Torre” in cui, oltre alle tematiche di interesse generale, sono state affrontate proposte organizzative in prospettiva futura.
L’emergenza sanitaria Covid-19 ha impresso, in tutti noi, la consapevolezza della fragilità del Sistema Sanitario Italiano, acclarando la sua inadeguatezza, in parallelo con le carenze strutturali del sistema di sicurezza sui luoghi di lavoro che costringono tantissimi lavoratori a lavorare da casa, senza alcun sostegno, mentre molti altri vivono in condizioni di assoluta incertezza per il proprio posto di lavoro.
La leggera ripresa del fatturato industriale porterebbe a pensare alla tenuta delle attività lavorative, ma tanti lavoratori sono costretti a confidare negli ammortizzatori sociali, mentre nulla si sa di come si dovrebbe progettare il rilancio utilizzando i miliardi del PNRR, né di come si dovrebbero garantire i diritti dei lavoratori, oggi più che mai sotto attacco totale. Partendo da queste semplici considerazioni, la USB di Benevento ha voluto dare vita a una riflessione collettiva discutendo delle cose fatte e delle tante ancora da fare.
Il dibattito si è sviluppato, con interventi di dirigenti nazionali di USB, sui problemi generali e su argomenti che attengono il territorio, con particolare riguardo alla Sanità territoriale e regionale, nonché su questioni che attengono la ripresa delle attività lavorative in presenza nei vari uffici pubblici, oltre che la ripresa delle attività didattiche in cui, in questo momento, sono chiamati a forte responsabilità tutti i lavoratori del comparto, siano essi docenti o personale ATA.
Su questo ultimo aspetto la discussione si è focalizzata sulla grande vittoria dei lavoratori ex LSU che, grazie ad oltre 25 anni di lotte organizzate da USB, dal 1° marzo 2020 sono stati assunti nei ruoli ATA come Collaboratori Scolastici, mettendo la parola fine allo sfruttamento e alla precarietà, oltre che allo sperpero di denaro pubblico, andato avanti per più di 20 anni grazie all’esternalizzazione delle attività di pulizie nelle scuole. Siamo in dirittura di arrivo anche con la seconda procedura concorsuale che permetterà di procedere all’assunzione nei ruoli ATA, come Collaboratori Scolastici, anche di quanti erano rimasti fuori per mancanza dei requisiti necessari per l’assunzione ATA. Ora anche per loro dopo anni di precarietà, si intravede la stabilità con l’assunzione dal prossimo 1° settembre.
Analoga stabilizzazione, sempre grazie alle lotte portate avanti da USB, sta avvenendo per gli LSU che, da oltre un quarto di secolo, hanno svolto attività lavorative negli Enti Locali. Questa categoria di lavoratori per oltre 25 anni è stata privato di tutto, utilizzati in assenza di qualsivoglia forma contrattuale con gli Enti utilizzatori, senza contributi utili per la pensione, senza diritto alla malattia. L’analisi di queste vertenze ha mostrato con chiarezza che la prospettiva organizzativa va incentrata sulla determinazione delle lotte, che alla fine ripagano sempre.
È stata rimarcata la necessità di proseguire con la battaglie per la corresponsione, in tempi brevi, degli interi importi di TFR e TFS spettanti ai lavatori collocati in pensione, e di coloro che sono transitati nei ruoli ATA le cui ditte, ad oggi, e dopo oltre un anno e mezzo, non hanno ancora provveduto a soddisfare il pagamento delle spettanze a tale titolo ai lavoratori.
È stata anche l’occasione per la ripresa, con proposte condivise, della discussione sul tema della detassazione delle pensioni che proprio la USB di Benevento ha lanciato a tempo debito facendolo diventare motivo di discussione nazionale, in aggiunta al tema dell’organizzazione proprio del settore dei pensionati al fine di richiedere la corresponsione del trattamento integrativo – ex bonus Renzi - oggi appannaggio solo di alcuni lavoratori dipendenti, ovvero di coloro i quali percepiscono redditi oltre la soglia minima degli 8mila euro annui.
Non meno importanti, sono stati i percorsi delineati su obiettivi e prospettive di sviluppo di USB, anche in virtù della ristrutturazione provinciale a cui in parte si è già dato corso, necessaria per aggredire la crisi economica derivata dall’emergenza sanitaria.
In conclusione, tutti i partecipanti all’iniziativa si sono intrattenuti per la cena sociale, organizzata all’aperto, a testimonianza del concetto già sperimentato da USB Benevento di socialità e convivialità, per riconquistare una visione di libertà personale compromessa dal periodo di emergenza sanitaria, che ha inciso negativamente su tutti noi sia a livello psicologico che, soprattutto, da un punto di vista strettamente economico-finanziario.
All’evento hanno partecipato dirigenti sindacali regionali e nazionali USB, che con i loro interventi hanno arricchito il dibattito e la discussione su Sanità, Scuola, Trasporti, Pensioni, LSU, Enti Locali, Stato, Lavoro Privato, CAF e Patronato.
Federazione Provinciale USB Benevento