La notizia, peraltro attesa, del ritiro di tutte le deleghe al presidente di Ita Altavilla è certamente una buona notizia, ma per dare luogo a una reale discontinuità con la sua terrificante gestione servono ulteriori novità.
Segnaliamo innanzitutto come a questa scelta, al momento, non siano ancora corrisposte le dimissioni del presidente; inoltre, questa decisione dei sei membri del cda in quota MEF appare legata al processo di riprivatizzazione piuttosto che alle condizioni oggettive in cui è stata ridotta la compagnia.
Purtroppo questa notizia arriva con 15 mesi di ritardo perché l’unico azionista, che altro non è che il governo, e il parlamento che avevamo eletto e che lo ha sostenuto, non avrebbero proprio dovuto mettere un uomo arrogante a difesa di un piano industriale dettato dall’Europa, palesemente insufficiente oltre che socialmente insostenibile e che ha prodotto migliaia di ricorsi legali contro le ingiustizie.
Gli Altavilla passano, come sono passati i Mengozzi, i Cimoli, i Sabelli, i Montezemolo e i Cramer Ball, ma è sempre rimasta ferma la direzione suicida e la folle gestione che hanno prodotto la distruzione di un patrimonio industriale e la perdita di 20.000 posti di lavoro in 20 anni.
Per tutti questi motivi, la notizia diventerà buona soltanto se produrrà un cambiamento radicale di rotta, industriale e occupazionale, oltre all’espulsione di quel sottobosco aziendale e sindacale che ha permesso ad Altavilla di fare quel che ha fatto e che non può passarla liscia per l’ennesima volta.
Non ci interessano capri espiatori, per quanto vedere lo “spiumatore spiumato” ci faccia enorme piacere. Ci interessa molto di più che sia la volta buona, che si cambi rotta una volta per tutte, sia per chi sta fuori che per chi sta dentro.
Mercoledì 19 ottobre, in luogo della prevista assemblea a Fiumicino di tutti i lavoratori ITA, Swissport, Atitech e di tutti i lavoratori Alitalia in cassa integrazione a zero ore, si terrà una riunione delle strutture sindacali USB Trasporto Aereo aperta ai lavoratori, presso la sede di via Berlinguer 25 (Fiumicino) dalle 10.00 alle 13.00.
Il 21 ottobre sciopero nazionale di tutto il trasporto aereo: “Abbassate le armi! Alzate i salari”.
USB Trasporto Aereo