La legge di stabilità della Regione Lazio è alle porte ma non prevede nessun serio cambio di passo rispetto alla situazione straordinaria e drammatica che stiamo vivendo. Le ricette sono sempre le stesse, come se a via della Pisana non si fossero accorti del cataclisma che stiamo vivendo. Si continua a metter al centro la grande impresa e il diritto proprietario. E chi lavora viene sempre lasciato indietro.
Per affrontare la crisi sanitaria e quella economica servono scelte chiare ed impegni precisi che prevedano:
- Un piano straordinario di rilancio della sanità pubblica, con interventi di riterritorializzazione del servizio, assunzioni a tempo pieno, internalizzazione dei servizi e dei lavoratori, riapertura dei tanti ospedali chiusi e dismessi in questi anni
- Rilancio dei servizi pubblici, dai trasporti all’igiene ambientale, dai lavori di cura alla scuola
- La costituzione di un Istituto di rilancio industriale che si doti di un Piano per il Lavoro con al primo posto la salvaguardia del territorio e del paesaggio, il rilancio dell’edilizia residenziale pubblica (attraverso il riuso del già costruito), la lotta al dissesto idrogeologico
- Politiche di bacino per favorire la ricollocazione sul territorio dei lavoratori di tutte le aree e dei settori colpiti dalla crisi
- Un Reddito di emergenza regionale che integri le misure assunte dal Governo, sostenendo tutte le categorie più esposte, dal turismo allo sport, dallo spettacolo alla ristorazione, ecc.
- Bloccare gli sfratti e rilanciare una politica abitativa pubblica
La programmazione economica va messa al servizio dei lavoratori e dei cittadini
Basta con gli sgravi e i finanziamenti alle grandi imprese
La ripresa parte dai diritti
Manifestazione sabato 12 dicembre 2020 ore 15 in piazza Eugenio Biffi