Da circa 20 anni i lavoratori e le lavoratrici che operano all’interno della Presidenza del Consiglio dei Ministri, divisi tra appalti e subappalti, assicurano affidabilità, funzionalità e professionalità. Ma, con il susseguirsi delle società appaltatrici, hanno subito l’abbassamento dei livelli salariali, delle tutele e degli inquadramenti contrattuali rispetto alle mansioni che realmente svolgono. Una vera e propria catena dello sfruttamento che passa attraverso appalti selvaggi di governo in governo.
L’internalizzazione dei servizi e dei lavoratori è l’unica soluzione, non solo per abbattere lo spreco di denaro pubblico che viene generato dal sistema degli appalti, ma soprattutto per dare dignità ai lavoratori e alle lavoratrici che da anni svolgono un lavoro pubblico senza vedersi riconoscere le giuste tutele contrattuali.
I lavoratori e le lavoratrici degli appalti non sono più disposti a rimanere invisibili. Per questo motivo USB ha proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori coinvolti negli appalti della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Invitiamo tutti e tutte all’Assemblea che si terrà giovedì 15 Luglio 2021 dalle ore 10.00 in piazza San Silvestro.
USB – Lavoro Privato Roma
12/07/2021