La notizia è di mercoledì 4 dicembre: la Regione Lazio comunica la sospensione delle attività dei Lavoratori socialmenteutili. Siamo di fronte a dei veri e propri licenziamenti!
È questa l'amara sorte di centinaia di LSU che restano a casa senza lavoro perché la Regione Lazio ed il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali non firmano l’accordo di intesa per il rinnovo del progetto LSU.
Nel ping-pong istituzionale delle responsabilità, a rimetterci ancora una volta sono i lavoratori che, seppur nella nota condizione di sfruttamento in cui versano i LSU vengono così privati dell'unico sussidio che, sfiorando il minimo garantito per legge, rappresenta per loro fonte di sostentamento.
È compito delle istituzioni applicare i dettami costituzionali. Citiamo testualmente l'art. 36 della Costituzione: “Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente adassicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa”.
È storica la lotta che USB conduce da sempre accanto a questi lavoratori e anche questa volta stiamo mettendo in atto tuttigli strumenti in nostro possesso per difendere i diritti dei LSU che da anni sono impiegati per il bene comune al serviziodegli gli enti locali arrecando un duplice danno ai lavoratori stessi in primis ma, anche al servizio pubblico inteso nellasua accezione più ampia.
Come USB ci siamo già attivati per intervenire presso le istituzioni interessate, Ministero del Lavoro e della Politiche Sociali e Regione Lazio; se non avremo riscontri non esiteremo a chiamare i lavoratori alla mobilitazione.
Nei prossimi giorni il calendario di interventi USB a favore della definitiva stabilizzazione degli Lsu senza perdered'occhio la continuità lavorativa e soprattutto il raggiungimento di una pensione dignitosa.
Non ci stancheremo mai di lottare per una causa che grida: giustizia sociale!
USB Pubblico Impiego Lazio