Durante la manifestazione nazionale di sabato 24 a Roma, dalle ore 14:00 da Piazza della Repubblica, Rete Iside e USB saranno in piazza insieme al Comitato per la Legge di Iniziativa Popolare per l’introduzione del reato di Omicidio e Lesioni gravi o gravissime sul Lavoro. Saremo presenti con un banchetto informativo, dove saranno distribuiti i materiali del Comitato e sarà possibile sottoscrivere la raccolta firme per la legge di iniziativa popolare. Sarà un momento importante per parlare della nostra proposta di legge, uno strumento di deterrenza che riteniamo fondamentale per fermare la strage di lavoratrici e lavoratori.
Nel nostro paese, da troppo tempo, la salute e la sicurezza dei lavoratori sono visti come un costo, da ridurre al minimo per poter aumentare i profitti; in Italia, ogni giorno, più di tre lavoratori o lavoratrici non tornano a casa dai propri cari: la causa è da ricercare in una cultura imprenditoriale votata alla speculazione sulla pelle di chi lavora. Per questo siamo convinti che introdurre una nuova fattispecie di reato possa porre un freno alla strage: delle oltre mille morti l’anno di lavoro la maggior parte sarebbe evitabile, se fossero rispettate le norme a tutela di salute e sicurezza.
La situazione salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, inoltre, peggiora di giorno in giorno. Stando ai dati che abbiamo raccolto al 23 giugno con il nostro monitoraggio, i morti di lavoro nel 2023 sono ormai 518: 403 sono deceduti sul proprio luogo di lavoro, mentre 115 sono hanno perso la vita in itinere. Purtroppo i nuovi casi di decessi sul lavoro nelle ultime 24 ore seguono per la maggior parte schemi precisi. Ben due agricoltori sono stati schiacciati dal mezzo cui erano alla guida, un’eventualità che se il trattore fosse dotato di rollbars protettivi a norma non si potrebbe verificare; mentre un lavoratore di 25 anni è stato colpito da una trave d’acciaio di undici tonnellate, altra casistica su cui occorre intervenire in modo strutturale e preventivo impedendo l’accesso agli spazi a rischio. Persone che avrebbero potuto salvarsi se fossero state rispettate le norme.
Per questo saremo in piazza con il nostro banchetto e il nostro materiale informativo, dove sarà possibile cominciare a sottoscrivere la raccolta firme. È ora di fermare la strage.
Unione Sindacale di Base
Rete Iside