Il tentativo di smantellamento delle società in house partecipate delle Asl pugliesi è ormai sotto gli occhi di tutti. Gli accertamenti sulle Sanitaservice che sta compiendo del tutto illegittimamente il NISR, con riferimento a presunti buchi nei conti, sono tutt’altro che vicini alla conclusione: dunque tutto è da dimostrare. Sembrano piuttosto mirati alla ricerca di un alibi per giustificarsi di fronte al Ministero dell'Economia e delle Finanze ed assecondare la convinzione dell’assessore regionale alla Sanità, Rocco Palese, secondo il quale sarebbe il caso di eliminare le società in house, e procedere alla privatizzazione dei vari servizi.
In fin dei conti, Palese non ha mai fatto mistero di essere contrario al processo di internalizzazione.
Si sottolinea il fatto che il principio alla base della creazione delle Sanitaservice è quello di consentire un risparmio della spesa pubblica, rispetto all’eventualità dell’affidamento dei servizi a società private.
Partendo da questa premessa, chiediamo all’assessore Palese di fare il suo dovere, sbloccando urgentemente le assunzioni in Sanitaservice e chiudendo definitivamente la partita dei precari in tutta la Puglia, a cominciare dai 47 lavoratori di Taranto che, dopo aver lavorato nelle strutture Covid, per un anno e mezzo, durante l’emergenza sanitaria, con proroghe del contratto a tempo determinato, sono stati lasciati a casa e aspettano da mesi novità sul loro futuro professionale.
Abbiamo ribadito più volte, e torniamo a farlo, che questi lavoratori che hanno rischiato la propria vita meritano di essere reinseriti e stabilizzati. Perciò, USB giovedì 15 settembre dalle 9.00, sarà sotto la sede della direzione dell’Asl di Taranto, per manifestare a loro sostegno.
Franco Rizzo
Coordinatore provinciale USB Taranto