Con l’iniziativa “Tutti in presenza” all’INPS la USB voleva dimostrare che lo smart working emergenziale in atto è necessario a contenere il pericolo di diffusione del virus Sars-Cov-2, mentre non è vero che rappresenti una decisione volontaria dei lavoratori, diversamente da quanto sostiene l’amministrazione.
I fatti hanno dato ragione al sindacato conflittuale dell’INPS. A molti lavoratori che avevano comunicato ai direttori di sede l’intenzione di recarsi oggi in ufficio per lavorare in presenza è stato negato l’ingresso per motivi di sicurezza, essendo stato raggiunto il numero massimo di presenze già programmate.
L’attuale smart working, quindi, non è volontario come sostiene l’amministrazione per non riconoscere il buono pasto, lo straordinario e la banca delle ore ma, come ha sempre sostenuto la USB, è una misura necessaria ad evitare l’affollamento nelle sedi.
Molti i presidi che si sono tenuti davanti alle sedi dell’INPS, come a Torino, Cuneo, Varese, Lodi, Trento, Bologna, Firenze, Lucca, Pisa, Roma Direzione generale, Roma Amba Aradam, Roma Aurelio, Roma Casilino Prenestino, Roma Flaminio, Roma Tiburtino, Roma Tuscolano, Poggio Mirteto, Latina, Pescara, Teramo, Napoli, Salerno, Regionale Puglia, Bari, Barletta-Andria-Trani, Potenza, Cosenza, Reggio Calabria, Catania. Alla Direzione Generale le presenze nella sola giornata di oggi sono aumentate almeno del 50% rispetto ai giorni precedenti.
Dopo l’iniziativa di oggi l’INPS non ha più scuse e sarà chiamato dalla USB a riconoscere alle lavoratrici e ai lavoratori in smart working tutti gli istituti economici e normativi del lavoro in presenza: buono pasto, straordinario, recupero maggiore orario, permessi. La USB si rivolge anche alla ministra Dadone e la invita a non scaricare sulle amministrazioni la decisione sull’applicazione degli istituti contrattuali: servono indicazioni chiare che tutelino i lavoratori.
USB annuncia per il 28 gennaio 2 ore di sciopero, questa volta contro le schede di valutazione individuale che si vorrebbero introdurre all’INPS, dove da decenni si lavora per obiettivi, la produttività è certificata ed esistono già strumenti di valutazione del personale. Per inciso: durante l’utilizzo massivo di smart working la produttività all’INPS è aumentata. Altro che vacanze pagate seduti sul divano di casa a non fare niente…
USB Pubblico Impiego INPS
Roma, 21 gennaio 2021