Ieri pomeriggio, 5 maggio, si è svolto l’incontro Governo e sindacati sulla proroga dei protocolli covid: la USB già si è espressa durante tutta l’emergenza contro i contenuti di questi accordi ritenendoli strumenti esclusivamente a favore del padronato. Ancora una volta il governo convoca le organizzazioni sindacali per ratificare decisioni già prese, ancora una volta USB non ha firmato questo accordo così come non firmò il primo protocollo del 24/04/2020.
USB ribadisce che i provvedimenti del Governo, come il Protocollo sulle misure anticovid sottoscritti dagli altri sindacati sono misure che non hanno contrastato la pandemia ma sono servite solo a garantire gli interessi delle imprese e a scaricare sulle lavoratrici e lavoratori le responsabilità e le mancanze del governo su scuola, trasporti e sanità.
Abbiamo sempre sostenuto e lo ribadiamo che gli stessi protocolli covid sono serviti come “scudo” per le imprese, per derogare alle necessarie misure di sicurezza nei luoghi di lavoro.
Oggi siamo arrivati all’assurdo che il Governo ha proclamato la “fine dell’emergenza” ma di fatto si chiede alle lavoratrici e lavoratori di “convivere con il virus” prorogando l’utilizzo delle mascherine senza garantire i necessari provvedimenti come l’aumento delle pause sul lavoro e la loro fornitura gratuita e di qualità.
Ma non esiste solo il covid: per USB sul tema della salute e sicurezza alla luce del continuo massacro nei luoghi di lavoro è urgente introdurre il reato di omicidio sul lavoro tramite la proposta di legge che abbiamo presentato insieme a Rete Iside onlus e le parlamentari del gruppo Manifesta.
Unione Sindacale di Base