In queste ore è in corso un presidio, presso la sede Hera a Bologna, azienda a partecipazione pubblica dei servizi di energia, acqua e ambiente. Il presidio, convocato da USB e Federazione del sociale USB, è stato animato da una spropositata la reazione della polizia, accorsa in forze, che ha spintonato violentemente la delegazione sindacale per impedirne l'accesso nell'azienda.
Non si può rispondere con la forza pubblica ad un problema sociale come quello del carovita, che sempre più velocemente sta rendendo impossibile la vita di granparte della popolazione.
Questa è la prima azione di una campagna contro il carovita: chiediamo con forza che sia aperto subito un tavolo con Hera e Comune. Come USB vogliamo si usi una parte del bilancio pubblico per coprire gli aumenti dei prezzi, o che il Comune imponga ad Hera di coprirle con i propri profitti. La soluzione può e va trovata, con l’unico obbiettivo di abbassare le bollette a chi non può pagare nuove tariffe.
Le nuove tariffe, insieme agli aumenti di benzina e alimentari, pensando ad affitti già cari, sono insostenibili: la soluzione non è pagare a rate vorrebbe dire avere sempre più debiti ogni mese.
USB continua la propria mobilitazione contro il carovita, in attesa di un riscontro dalla controparte e dell’indizione di un incontro.
USB Bologna