Questa settimana ITA approda a Fiumicino e si prepara a iniziare la propria operatività il 15 ottobre prossimo.
Questa compagnia di proprietà dello Stato, di diretta responsabilità del Governo e di indirizzo politico del Parlamento, si è finora distinta per:
- essersi presentata con un piano industriale a dir poco fallimentare, dettato dalla UE, che produce non meno di 8000 licenziamenti;
- aver scelto di escludere i diritti derivanti dall’applicazione dell’articolo 2112;
- aver proceduto con un atto discriminatorio nell’assunzione dei lavoratori e delle lavoratrici;
- aver imposto l’applicazione di un regolamento aziendale dopo aver buttato nel cesso il contratto nazionale.
Peraltro, ai lavoratori assunti da ITA si applicherà il jobs act e verranno sottoposti a 3 mesi di prova, anche se tutti loro hanno almeno 15/20 anni di anzianità professionale alle spalle.
Tutto questo mentre Alitalia arriva stremata ai suoi ultimi giorni, con i lavoratori con il 50% dello stipendio e senza che i quasi 5000 dipendenti dell’handling e della manutenzione abbiano la minima idea del loro futuro.
Per questi motivi, riteniamo che nei prossimi giorni l’aeroporto di Fiumicino debba diventare il centro di attenzione per tutti coloro che lavorano o hanno lavorato in Alitalia e per tutti coloro che tengono al rispetto delle leggi a partire dal patrimonio che l’articolo 2112 rappresenta per tutti coloro i quali non accettano licenziamenti nel terzo mercato europeo, non tollerano alcun tipo di discriminazioni, difendono il contratto nazionale e pensano che un’azienda pubblica non può proporre salari e contratti inferiori al livello di Ryanair.
Questo è il calendario dei prossimi giorni:
mercoledì 13 e giovedì 14 ottobre assemblee aperte a tutto il personale Alitalia dalle ore 10 alle 18.
giovedì 14 e venerdì 15 ottobre presidio permanente in aeroporto nelle modalità che saranno comunicate successivamente.
USB Lavoro Privato – Trasporto Aereo
12 ottobre 2021