Il 14 ottobre si è riaperta la piattaforma www.cartadeldocente.istruzione.it, rivelando una ennesima discriminazione ai danni dei docenti precari.
Infatti, chi, lo scorso anno scolastico, aveva un contratto a tempo determinato fino al 31 agosto si era visto concedere l’unico strumento di supporto al diritto-dovere alla formazione concesso ai docenti.
Da nessuna parte il MIM specificava però che tale importo andava tassativamente speso entro il 31/08/24, a differenza di quanto accade per i docenti a tempo indeterminato che possono cumulare un massimo di due annualità.
Molti docenti hanno messo da parte la cifra per sostenere le spese, onerose e ingiuste, dei corsi TFA, 30 o 60 CFU, per poi scoprire di non potere più accedere alla piattaforma.
Peggio ancora, i docenti immessi in ruolo nel 2024/25 non trovano il credito residuo, laddove ne avevano diritto.
USB Scuola ritiene che ciò sia l’ennesima lesione del diritto al pari trattamento tra docenti precari e di ruolo. Ha quindi inviato al MIM richiesta di rimediare all’errore.
In mancanza di risposta o azione da parte del MIM, USB Scuola è pronta ad interventi più drastici nei confronti di un ministero che continua a non assicurare la dignità e l’equo trattamento delle lavoratrici e dei lavoratori.