Il TAR condanna (per la seconda volta, sullo stesso argomento) l'università di Trieste in relazione ad un procedimento volto all’assegnazione di un contratto per l’insegnamento della lingua inglese III anno (laurea triennale in lingue, letterature e spettacolo nelle culture moderne dell’Università di Trieste) bandito il 01/07/2012.
L’Avvocatura distrettuale dello Stato ritiene la decisione del giudice amministrativo “congruamente motivata e insuscettibile di appello” (vedi la delibera del Consiglio di amministrazione dell'Università del 31/01/14, Odg. 4, oggetto b).
Eppure... a pagare è sempre Pantalone!
Considerato che ogni valutazione comparativa deve porsi l’obiettivo di tutelare l’interesse pubblico istituzionale dell’ateneo, vale a dire la selezione della migliore docenza da mettere a disposizione degli studenti, destinatari dell’attività di una università degli studi e sua ragion d’essere, USB chiede che siano immediatamente individuati i responsabili (cosa facilissima, basta leggere la sentenza…)e a loro imputate tutte le spese e il costo del risarcimento!
Saprà l'ateneo andare contro i poteri forti, gli stessi che hanno commesso una così palese ingiustizia che ha colpito una candidata meritevole e favorito in modo illegittimo un’altra candidata, presumibilmente afferente a quei poteri forti?
Per la lettura della sentenza vai sul sito istituzionale del TAR Friuli Venezia Giulia, quindi in ricerca sentenza, digitando la data del 14/01/2014: www.giustizia-amministrativa.it/WEBY2K/intermediate.asp