Basta demagogia caro Landini. In Italia si lavora di più, più pericolosamente e più a lungo che nel resto di Europa. E i lavoratori guadagnano meno e vanno in pensione con una miseria. Si lavora per vivere, non il contrario! E la tecnologia serve per lavorare di meno, con minor fatica e con salari migliori.
Alla prova dei fatti Cgil, Cisl, Uil e Ugl hanno costruito un sistema contrattuale fallimentare che impedisce qualsiasi emancipazione sociale, ignorando l'articolo 3 della Costituzione. Le ultime dichiarazioni di Landini (intervista ad Avvenire di domenica 19 febbraio), parlano di una generica riduzione a 4 giorni, che riordina l'orario su 6 giorni su 7. In questo senso risulta più che ridicola e pericolosamente generica, tanto più che ricade nella favola del recupero della produttività.
Sgomberiamo il campo da ipocrisie e cavalli di troia confindustriali: l’USB chiede la riduzione a 6 ore di lavoro dal lunedì al venerdì, a parità di salario. Ricordiamo a Landini che le attività di sabato, domenica e festivi sono attività eccezionali e vanno retribuite con le giuste maggiorazioni, troppo spesso non pagate da padroni e padroncini.
- Riduzione di orario vera a parità di salario.
- Aumento dei salari e sistema di recupero automatico dell'inflazione reale.
Su questo sfidiamo la Cgil a dare risposte concrete e non boutade sui media.
Unione Sindacale di Base – Lavoro Privato