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Tavolo // Industria

Tavolo ministeriale automotive, USB: "Bene la condizionalità sugli incentivi, ma servono strumenti straordinari per affrontare le transizioni"

Roma,

Alle 3 di oggi, in un confronto durato più di 4 ore, si è svolto il tavolo generale sull'automotive convocato dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso e che ha visto la presenza oltre che delle organizzazioni sindacali anche di Stellantis e di gran parte delle associazioni di categoria afferenti all'automotive, da Federmeccanica ad Anfia.

Il confronto odierno è stato in particolar modo incentrato sulla presentazione delle linee strategiche del Governo sull'Automotive illustrate in una lunga relazione introduttiva del Ministro Urso.

Il nostro intervento al tavolo ha voluto innanzitutto mettere al centro la condizione di lavoro di chi oggi vive la realtà Stellantis.

La cassa integrazione aumenta sempre di più e la produzione cala drammaticamente. Stellantis disattende in modo sprezzante ogni impegno mentre i lavoratori operano in condizioni via via sempre peggiori. 10 anni fa ci spiegavano che per rilanciare l'automotive in Italia a Fiat bisogna dare tutto, bisognava togliere ai lavoratori salario e diritti. Il risveglio è stato brusco e la produzione di auto un Italia sprofonda ogni giorno in un quadro dove al posto di investimenti, ricerca e sviluppo c'è stato l'abbandono del terreno e la svendita ai Francesi.

Oggi questo Governo si muove in un quadro difficile, dove le scelte strategiche devono garantire produzione e occupazione.

Per USB le indicazioni odierne del Ministro, possono essere la strada giusta. I temi che riguardano l'arrivo di un nuovo produttore di auto in Italia, la risoluzione della situazione della Gigafactory di Termoli, un piano di incentivi con una serie di elementi di condizionalità per favorire l'insieme della componentistica italiana sono temi di assoluta rilevanza e la strada ci sembra quella giusta.

Abbiamo ritenuto però di dover richiedere uno sforzo maggiore in particolare per quella che è ormai da tempo una nostra richiesta precisa sula varo di strumenti straordinari per la gestione delle transizioni,  da un lato per favorire e sostenere gli investimenti necessari su innovazione di prodotto, ricerca e sviluppo, dall'altro su tematiche contrattuali di rilievo come la riduzione di orario a parità di salario, che anche oggi abbiamo rivendicato come tema che non può più essere considerato tabù per la gestione di questa grande trasformazione industriale.

Infine abbiamo posto il tema dello stato, che in questo settore strategico, deve tenere il punto.

Da spettatore deve diventare attore, da notaio deve diventare regista. Deve far direttamente parte di ogni progetto industriale per averne controllo e farne da garante. Solo così potremo assicurare un futuro per questo settore così strategico.

USB Lavoro Privato 

Industria Nazionale