Si è svolta la prima articolazione dello sciopero di 24 ore dei ferrovieri degli impianti fissi e manutenzione infrastrutture indetto, congiuntamente all’Assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori del personale viaggiante di Trenitalia (che sciopereranno nella seconda articolazione dell’azione, dalle 3,00 di domenica 8 alle 2,00 di lunedì 9 settembre prossimi), nell’ambito della mobilitazione a sostegno delle rivendicazioni sul rinnovo dei contratti di categoria e per l’invalidazione dell’accordo nazionale di settore Manutenzione Infrastrutture del 10 gennaio 2024, sostenuta unitariamente dalle organizzazioni sindacali di base della categoria e dalle assemblee autoconvocate delle lavoratrici e dei lavoratori interessate/i.
Al netto dell’insufficiente prima disponibilità di dati ufficiali sulle adesioni a questa iniziale giornata del settimo sciopero dei ferrovieri da inizio anno, riteniamo che queste si attestino su livelli ancora straordinari di tenuta della mobilitazione, anche in considerazione della fase di ripartenza della stagione sindacale dopo la breve pausa estiva.
La giornata ha segnato anche il rilancio dell’ormai consolidata mobilitazione dei ferrovieri per la vertenza contro l’accordo del 10 gennaio di riorganizzazione della manutenzione infrastrutture di RFI, nella quale delegazioni dei lavoratori scioperanti sono tornate in piazza in due distinte iniziative a Roma, presso il Ministero del Lavoro e presso la sede Rai.
Nel corso del presidio al Ministero del Lavoro, da noi promosso per evidenziare le distorsioni del diritto di rappresentanza dei lavoratori, conclamato nelle società del Gruppo FSI nell’ultra mancato rinnovo delle RSU/RLS, decadute dal dicembre 2018, si è tenuto un incontro tra una delegazione di ferrovieri e esponenti della nostra organizzazione e i responsabili della direzione generale e Salute e Sicurezza sul lavoro del dicastero, oltre alla segreteria di gabinetto della stessa ministro.
Nella rivendicazione dell’obbligo delle istituzioni governative di garantire il corretto funzionamento dei meccanismi democratici dello Stato, registriamo positivamente l’apertura di disponibilità al dialogo della delegazione ministeriale sui temi centrali delle vertenze in corso.
Tra questi particolare rilievo hanno avuto le catastrofiche ripercussioni che l’accordo del 10 gennaio sta avendo sulla vita dei lavoratori interessati, in particolare sulla loro condizione di salute e sicurezza sul lavoro e su quella della sfera della loro vita sociale.
Temi di sofferenza sul lavoro la cui soluzione riteniamo direttamente connessa al recupero di effettive facolta di partecipazione alla pratica sindacale dei lavoratori stessi e, in questo senso, negativamente condizionati dal clamoroso mancato rinnovo delle RSU/RLS nelle società del Gruppo FSI.
Nell’incontro particolare significato hanno assunto anche le testimonianze dei ferrovieri, giunti da Napoli e da Firenze, in cui ha avuto spazio il racconto dell’esperienza diretta di condizioni di lavoro in cui il nastro di impegno settimanale sfora le 53 ore, con prestazioni giornaliere senza pause pasto, o dove si vedono negati diritti basilari come la piena fruizione di riposi liberi da servizio o dei permessi di legge per la cura familiare.
Registriamo un significativo passaggio nello sviluppo delle vertenze in corso anche nel, seppur generico, impegno della delegazione ministeriale a interessare, per competenza su alcuni dei temi trattati, la stessa titolare del dicastero nell’ambito del suo dichiarato impegno per la sicurezza sul lavoro nelle attività ferroviarie a seguito della strage dei cinque lavoratori a Brandizzo il 30 agosto 2023, oltrechè la direzione centrale dell’Ispettorato del Lavoro rispetto alle segnalazioni da noi prodotte in merito all’applicazione dei criteri organizzativi di cui all’accordo del 10 gennaio 2024.
Analoga attenzione, da parte della delegazione ministeriale, abbiamo registrata sulla questione del mancato rinnovo delle rappresentanze dei lavoratori (con particolare riferimento alla RLS): attenzione che, nelle more degli sviluppi del ricorso legale da noi promosso, solleciteremo verso impegni più definiti a garanzia del corretto funzionamento della democrazia sindacale nelle società del Gruppo FSI.
In attesa dello svolgimento dell’azione di sciopero del personale viaggiante di Trenitalia e delle imprese di trasporto ferroviario private, nelle 24 ore tra l’8 e il 9 settembre prossimi, ribadiamo la nostra determinazione a promuovere e sostenere le ulteriori azioni sindacali necessarie all’affermazione delle rivendicazioni delle lavoratrici e dei lavoratori delle ferrovie per il recupero di adeguate tutele contrattuali sulle loro condizioni di lavoro.
Prosegua la lotta dei ferrovieri!
Cresca la rappresentanza sindacale di alternativa conflittuale nelle ferrovie!