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Infrastrutture

8 maggio 2023, avvio contrattazione famiglie professionali MIT Art. 12 CCNL FC

Roma,

 

 

8 maggio 2023 Avvio contrattazione famiglie Art. 12 CCNL

Dai profili professionali alle gabbie professionali?

 

Dopo i ritardi dell’Amministrazione viene finalmente avviata la contrattazione relativa all’art. 12 del vigente CCNL Funzioni Centrali  (qui link Art. 12)  per la definizione del nuovo Ordinamento professionale del MIT (“famiglie professionali”) che,  (qui link Art. 12) per la definizione del nuovo Ordinamento professionale del MIT (“famiglie professionali”) che, una volta confluiti nel nuovo sistema, (Profili → Famiglie) accompagnerà e condizionerà la vita lavorativa e professionale dei dipendenti del MIT  nei prossimi anni.

Il precedente ordinamento per “profili professionali” risale al 2010 cioè 13 anni or sono. Sul tavolo dell’8 maggio due sono le proposte presenti scaturite,  dopo ben 5 incontri, dalle indicazioni di un tavolo tecnico fortemente voluto dall’Amministrazione già dal mese di novembre u.s..

1) quella dell’Amministrazione che è stata in sostanza condivisa in toto dal sindacato dal “pensiero unico” CGIL-CISL-UIL-CONFSAL/UNSA-FLP-CONFINTESA che si è subito appiattito sulle posizioni dell'Amministrazione, a parte alcune modifiche richieste di dettaglio e non sostanziali mirate ad introdurre questo o quel titolo di studio e che appaiono francamente più di sapore "corporativo"  o di appoggio all’Amministrazione per creare ed avvantaggiare alcune categorie rispetto ad altre. 

Vedi qui la proposta dell’Amministrazione e degli altri sindacati. (link)

2) quella della USB Pubblico Impiego caratterizzata sostanzialmente da una semplificazione dell’Ordinamento ed a nostro parere più in linea con le esigenze e le peculiarità del nostro dicastero nonché, peraltro, più omogenea con quanto fatto finora dalla maggior parte delle altre Amministrazioni ed Enti presenti nelle Funzioni Centrali, che si sono orientati ad una più essenziale confluenza in prima applicazione, procedendo più  speditamente alle ulteriori incombenze (assunzioni e passaggi in deroga, oltre allo scorrimento graduatorie idonei).

Vedi qui la proposta della USB PI (link)

 

Nel merito:

la proposta dell’Amministrazione appare come detto caratterizzata da un proliferare eccessivo, ed a nostro parere immotivato e dannoso, delle cosiddette famiglie, con specificazione di titoli di studio dettagliati inseriti in un impianto che rischia di “ingabbiare” per anni i lavoratori nelle maglie di un sistema che, da un lato risulta chiuso e “compartimentato” e dall’altro ha l’effetto di offrire opportunità ad alcuni ed escludere altri.

Spuntano famiglie professionali che, francamente, sembrano più cucite su misura per alcuni uffici (si veda la famiglia dell’”audit)” o titoli di studio specifici che, con tutto il rispetto, poco hanno a che vedere con le peculiarità del MIT (e allora perché escludere i farmacisti?).

Peraltro il CCNL non prevede l'esplicitazione dei titoli di studio in dettaglio, onere questo dell'Amministrazione e non all'interno dell'accordo sulle famiglie professionali.  In tal senso si sono orientate le altre Amministrazioni e rispettive OO.SS..

Incredibilmente invece non vengono neppure riconosciute, in terza e quarta area con una famiglia specifica, contrariamente a quanto proposto da USB PI, proprio le professionalità peculiari per le competenze del ministero, segnatamente ingegneri e geologi, che furono individuati sulla base di titoli e abilitazioni con profili specifici già nel 2010 !

Inoltre ad ulteriore titolo indicativo della scelte inopportune dell'Amministrazione e sindacati sodali, un esempio:  si intendono separare le famiglie dei tecnici dagli informatici, quando il mansionismo nel nostro ministero, anche in questi settori è la prassi. A meno che l’Amministrazione non intenda assumere schiere di funzionari informatici (e nei presenti piani assunzionali non vi è traccia di questo), si avrà l'effetto di non riconoscere il lavoro e le mansioni svolte per anni, ingessando l'organizzazione ed infine favorendo la privatizzazione dei servizi.

 

Per USB è essenziale poi regolamentare la possibilità del cambio famiglia professionale, cosa che ovviamente incide sulle scelte dell'intero impianto in un senso o nell'altro.

Detta opzione secondo USB va prevista, non solo in fase di prima applicazione, ma anche in via successiva ed ordinaria.

Analogamente è importante per la USB individuare  i “profili di lavoro” all’interno delle famiglie almeno attraverso un protocollo che impegni la dirigenza a riconoscere mansioni e compiti attraverso le disposizioni di servizio.

Per la area delle c.d. alte professionalità (IV area), per ora vuota e non finanziata, il rispecchiare la proliferazione di famiglie dell'Amministrazione accentua ulteriori conseguenze negative poichè si rischia di creare  lavoratori di serie A e di serie B sul piano economico e delle opportunità.

Tutto ciò come se già non  bastasse  la frammentazione, assurda nel PI, che la legge tutt’ora impone (Brunetta) attraverso l’individuazione delle quattro aree professionali.

Vi terremo informati invitando tutti/e alla partecipazione ed al confronto sugli aspetti che riguardano fortemente il nostro lavoro e la nostra professionalità.

Qui sotto tutti gli approfondimenti

USB Pubblico Impiego

Ministero Infrastrutture e Trasporti