La Usb pensionati e la Federazione del sociale hanno manifestato di fronte a molti uffici postali in tutto il territorio nazionale, volantinando e bruciando una banconota di tre euro, pari all’adeguamento all’inflazione previsto nella legge di bilancio per le pensioni minime.
Sotto il ministero del lavoro si è tenuto un flashmob, con un lancio delle banconote, per dire no all’elemosina di tre euro del governo come recupero del potere di acquisto per le pensioni minime che, oltre ad offendere la dignità dei pensionati, lascia invariate le reali condizioni di tutte le pensioni di fronte ad un aumento del costo della vita del 17% negli ultimi tre anni.
Le iniziative si collocano nella prospettiva dello sciopero generale e generalizzato del 13 dicembre, a cui la USB Pensionati ha aderito, contro l’economia di guerra del governo Meloni che scarica i costi su lavorati e pensionati riducendo lo stato sociale.
- No a retribuzioni da fame, presupposto di pensioni da fame
- Innalzamento a 1.000 euro dell’importo delle pensioni minime
- Cancellazione del calcolo contributivo
- No alla privatizzazione del sistema previdenziale pubblico con il furto del TFR ed il loro trasferimento ai Fondi Pensione, con il rinnovo del silenzio assenso
- Riduzione del prelievo fiscale sulle pensioni al valore della media europea
- Cancellazione delle liste di attesa e assistenza domiciliare in un sistema pubblico gratuito e universale, secondo il dettato costituzionale
Queste le parole d’ordine dell’iniziativa contro l’elemosina del Governo.
USB Pensionati
Federazione del Sociale