Lunedì 2 dicembre circa milleduecento lavoratrici e lavoratori precari PNRR Giustizia hanno partecipato, in presenza presso l’Aula Magna della Corte di Cassazione a Roma e in collegamento on line, ad un affollata assemblea. Una platea numerosa che ha chiesto risposte sul proprio futuro e su quello della Giustizia nel nostro Paese.
Le hanno chieste all’amministrazione che ha partecipato alla discussione con il Dr. Campo e la Dr.ssa Gandini, alla politica e agli esponenti presenti oggi, On. Le Carmina, l’On. Le Carotenuto e l’On. Le Sarracino, e al Governo che però, seppur invitato, ha ritenuto di non partecipare e quindi di non dare risposte alle migliaia di lavoratrici e lavoratori precari nel Ministero della Giustizia.
Alcune risposte sono arrivate, soprattutto dall’amministrazione che ha chiarito alcuni punti richiesti dal personale precario, mentre dalla politica è arrivato l’appoggio che andremo a misurare concretamente nelle prossime settimane e nei prossimi mesi. Complessivamente la discussione è stata intensa e ricca di contenuti. Gli interventi che si sono susseguiti hanno definito in maniera netta e inequivocabile la determinazione ad arrivare alla stabilizzazione di tutte e tutti, non solo per vedersi riconosciuto il diritto ad un lavoro stabile, ma anche per garantire continuità agli investimenti realizzati con il PNRR.
L'assemblea ha individuato nella legge di Bilancio lo strumento attraverso il quale il Governo ha la possibilità di dare soluzione alla vertenza. Pertanto, qualora all'approvazione della legge non siano stanziate le risorse necessarie alla stabilizzazione di tutti e tutte, l'assemblea all'unanimità ha dato mandato ad USB di dare seguito allo stato di agitazione e proclamare lo sciopero del personale precario PNRR.