Ne parlammo il 14 settembre scorso, giornata nazionale di mobilitazione per lo sblocco delle carriere: la Funzione pubblica ci aveva detto che era in preparazione una circolare di chiarimento sul blocco delle assunzioni introdotto dal decreto n. 78/2009 (che riguarda anche le Agenzie Fiscali tranne le Dogane). In quella stessa giornata sollecitammo l'emanazione del decreto di autorizzazione a bandire le procedure interne per i passaggi dalla II alla III area poiché l'entrata in vigore della riforma avrebbe reso impossibile l'operazione. La riforma è arrivata e l'articolo 24 del Dlgs n. 150/2009 dà tempo fino al 31 dicembre 2009 per mettere in salvo le procedure di progressione verticale. È arrivato anche il DPCM di autorizzazione a bandire. Oggi arriva la circolare di cui avevamo dato notizia, emanata dopo una gestazione evidentemente lunga e complicata. I suoi contenuti chiariscono gli obblighi a carico delle Amministrazioni e la natura del blocco che può essere definito condizionale. Infatti, a condizione che le Amministrazioni raggiungano gli obiettivi di risparmio, il blocco cessa i suoi effetti.
Si tratta di un iter strutturato in più fasi, dal quale dipende il futuro immediato e prossimo di migliaia di lavoratori nel comparto Fisco e nelle altre PA. Nel nostro caso, pensiamo ad esempio ai tirocinanti-bis che attendono il 1 gennaio 2010 per la firma del contratto a tempo indeterminato; e pensiamo ovviamente anche ai futuri vincitori che al termine delle procedure interne in via di autorizzazione dovranno essere inquadrati nella III area. L'Agenzia delle Entrate ha confermato già a settembre che i risparmi conseguiti le consentiranno di assumere i tirocinanti-bis. Per le assunzioni future invece si dovrà attendere il futuro e ipotetico conseguimento di successivi obiettivi di risparmio. Anche per le progressioni verticali che aspettano di essere bandite?
La circolare prende in considerazione le categorie protette, per le quali il blocco non opera. Avrebbe potuto estendere questa scelta ai futuri vincitori delle emanande procedure interne, le ultime prima dell'entrata in vigore della norma taglia-carriere. Chiederemo al Ministero per l'innovazione di ritagliare per quei lavoratori una deroga ad hoc affinché i vincitori non dovranno correre il rischio di finire contro il muro di un nuovo possibile blocco. Al di là di quello che accadrà, una cosa è certa: l'articolo 62 del Dlgs n. 150/2009 scrive la parola fine sulle nostre carriere là dove sancisce che lo strumento per la progressione fra le aree non è più quello contrattuale ma torna a essere solo e soltanto il concorso pubblico con riserva di posti (nel limite massimo del 50%, ma non c'è un limite minimo...) e con il titolo di studio previsto per l'area.
Dopo il salario le carriere: un anno fa a gennaio dicevamo addio al Comma 165, tornato poi nella veste ridotta e malconcia di un fondo costruito in modo aleatorio e incerto assai più che nel passato. A gennaio 2010 diremo addio alle nostre carriere e ci misureremo con la realtà di procedure interne anche per i poveri scatti economici. Il ministro Brunetta e i suoi amici di sponda sindacale possono ritenersi soddisfatti: hanno spazzato in sei mesi il lavoro e le conquiste di decenni. Noi continueremo a sostenere la necessità di costruire un sistema forte di diritti alla carriera e al salario equo, usando le leve contrattuali e negoziali. La scelta di svuotare i contratti collettivi e di affidare i diritti dei lavoratori alla politica (e ai politici) è rischiosa quanto e più di quella di affidare la crescita salariale all'inflazione programmata o inventata. Il futuro dei lavoratori deve restare nelle mani dei lavoratori.
Pubblichiamo:
- la circolare n. 6/2009;
- il DPCM emanato il 17.11.2009, in corso di registrazione alla Corte dei Conti, che autorizza le Agenzie Fiscali ad assumere 626 unità di personale nella II e III area funzionale e nell'area della dirigenza.