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Bergamo: Funerale al servizio pubblico


Rassegna stampa – Bergamo - Manifesto funebre del servizio pubblico.

29 maggio 2010 - Il Giorno

 

Protesta in tribunale: «Addio servizio pubblico»

I DIPENDENTI ESPONGONO MANIFESTI A LUTTO

 

BERGAMO - «È MANCATO all'affetto dei suoi cari: il servizio pubblico. Ne danno il triste annuncio i dipendenti statali. Ormai da tempo abbandonato, senza sostegno, denigrato, sbeffeggiato, si è spento definitivamente, lasciando il mondo politico consapevolmente inerte davanti alla sua scomparsa. Coloro che un tempo venivano in questi luoghi in cerca dei suoi servigi, abbandonino la speranza. Onoranze funebri Renato Brunetta». Sono le parole che i dipendenti del tribunale e della Procura di Bergamo hanno scritto su un foglio, listato a lutto, che da qualche giorno è stato affisso fuori dagli uffici degli operatori di giustizia. «È il modo che abbiamo scelto per celebrare metaforicamente il funerale del servizio pubblico - sottolinea la cancelliera Francesca Mezzanotte, delegata sindacale di Rdb Pubblico Impiego - La crisi economica viene affrontata andando a tagliare ancora una volta i salari dei dipendenti pubblici. Il nostro stipendio è di 20 mila euro lordi all'anno, ma ci sentiamo dire che abbiamo avuto aumenti doppi rispetto al settore privato. In tribunale, come abbiamo più volte sottolineato anche in passato, tra carenza di personale e di mezzi, facciamo i salti mortali per offrire un servizio decente ai cittadini. Ma per fare questo abbiamo utilizzato gli straordinari. Cosa che ora non possiamo più fare. Ci sentiamo abbandonati e demoralizzati. Un altro problema è che il nostro personale ha un'età media di 50-55 anni, ma i concorsi non vengono banditi dalla fine degli anni Novanta. Negli ultimi anni siamo stati decimati dai pensionamenti e dal blocco delle assunzioni».

 

 29 maggio 2010 - L'Eco di Bergamo

Tagli al servizio pubblico. Protesta con annunci funebri

Bergamo - «Questi tagli alle risorse sono il funerale del servizio pubblico – spiega Francesca Mezzanotti, cancelliere in Procura e delegato delle Rappresentanze sindacali di base –. Blocco delle retribuzioni, blocco degli straordinari grazie ai quali finora eravamo riusciti ad assicurare un servizio al cittadino appena sufficiente. Il personale giudiziario è sotto dimensionato, è da fine anni '90 che non si fa un concorso per sostituire quelli che vanno in pensione. Tutte queste cose andranno a incidere sugli utenti».

 

Ed è per questo che nei corridoi della procura in questi giorni sono stati affissi alcuni manifesti funebri, un requiem per «il servizio pubblico»: «Ne danno il triste annuncio – si legge – i dipendenti statali. Ormai da tempo abbandonato, senza sostegno, denigrato, sbeffeggiato, si è spento definitivamente, lasciando il mondo politico consapevolmente inerte davanti alla sua scomparsa. Coloro che un tempo venivano in questi luoghi in cerca dei suoi servigi, abbandonino la speranza». E poi, in fondo, un «Onoranze funebri Renato Brunetta», come a dire: è lui il principale responsabile di questo lutto.