Tantissim* lavoratrici e lavoratori pubblici hanno già sottoscritto la petizione lanciata dall’Unione Sindacale di Base per chiedere le dimissioni di Brunetta, dopo l’ennesima uscita infelice contro il personale della Pubblica Amministrazione accusato di far finta di lavorare durante lo smart working “davanti al telefonino appoggiato sulla bottiglia di latte”.
Le ultime dichiarazioni sullo Smart Working nel Pubblico Impiego, nelle quali si legge con estrema chiarezza l’odio, mai sopito, contro i dipendenti pubblici e l’incapacità di concepire forme di organizzazione del lavoro diverse da quelle classiche, rendono evidente a tutti l’inadeguatezza del Ministro Brunetta a ricoprire il ruolo di Ministro della funzione pubblica nel quale lo ha fortemente voluto Draghi.
D’altra parte la tardiva “indignazione” di Cgil Cisl e Uil che a casa di Brunetta ci sono persino andati a cena (leggi > https://bit.ly/3Gt59ZJ) per poi firmare il patto sull’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale, subito seguiti dal codazzo del sindacalismo autonomo, suona oggi come una beffa.
USB in splendida solitudine gridava alla provocazione immediatamente dopo la notizia della nomina a Ministro di Brunetta, denunciando che quei modi apparentemente mansueti, finanche melliflui, in realtà fossero solo una facciata dietro la quale c’era esattamente lo stesso personaggio della campagna denigratoria contro i dipendenti pubblici.
Oggi i nodi vengono al pettine e non solo per le dichiarazioni troppo “sincere” del Ministro, ma soprattutto per quanto non è stato fatto in più di un anno di Governo. Nessun reale investimento nel settore pubblico, poche assunzioni, tutte a tempo determinato e superspecializzate, nessun miglioramento dei servizi ai cittadini, ma tutta l’attenzione sulla crescita del PIL incuranti dell’acuirsi delle disuguaglianze e a discapito della messa in sicurezza dei luoghi di lavoro.
Allora la domanda sorge spontanea, visto che accusa i dipendenti pubblici di far finta di lavorare, non sarà che sia lui a fingere di essere il Ministro della Pubblica Amministrazione?
Noi pensiamo di si! Riteniamo che tutta l’azione del Ministro Brunetta sia stata indirizzata a favorire il profitto delle imprese private e nulla per garantire e migliorare la qualità dei servizi pubblici a cittadini e lavoratori.
Per questo abbiamo lanciato una petizione online su change.org per chiederne le dimissioni che in poche ore ha raccolto migliaia di sottoscrizioni: per restituire dignità e rafforzare la qualità dei servizi pubblici e del welfare di questo Paese.
Quindi è tempo che da questi soggetti sociali venga una valutazione sull’operato del Ministro e sulla sua adeguatezza a migliorare la Pubblica Amministrazione.
Una petizione i cui contenuti hanno già creato qualche turbolenza anche dentro gli schieramenti politici che sostengono il Governo di Draghi cui la stessa è indirizzata, a partire dalle dichiarazioni di Elio Vito e il sarcasmo di Fabiana Dadone che ha preceduto Brunetta alla guida del ministero.
l sottoscrittori, come si evince dai tanti commenti, sono lavoratrici e lavoratori indignati che si sono sentiti offesi: sono gli stessi che dall’inizio della pandemia garantiscono ai cittadini l’accesso a servizi fondamentali quali: cura, istruzione, ricerca, reddito, assistenza, spesso in condizioni proibitive e proprio attraverso il lavoro da remoto, come, ad esempio, nel caso più evidente della Scuola.
link alla petizione https://www.change.org/dimissionibrunetta
USB Pubblico Impiego