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Portale Lavoro Privato

CCNL autoferro: una trattativa che non ha nulla a che fare con i lavoratori. Il 24 luglio è sciopero nazionale.

Nazionale,

Riparte il tavolo di trattativa sul rinnovo del del CCNL autoferrotranvieri; avviene con una nota delle Segreterie Nazionali di Fit-Cisl, Filt-Cgil, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna inviata alle Associazioni Datoriali rappresentando le linee guida dettate dai loro esecutivi nazionali del 5 luglio 2023. Tutto questo nell'assordante silenzio nei luoghi di lavoro a testimoniare caparbiamente che i lavoratori autoferrotranvieri non possono e non debbono metterci bocca.

Facendo affidamento sul solito periodo estivo, dove la distrazione dalle dinamiche lavorative tocca il suo apice, si tenta di cancellare la denuncia continua dei lavoratori verso il susseguirsi di rinnovi contrattuali “farsa” in cambio della crescente svendita dei diritti; una svendita che fa, di questo lavoro, un lavoro dal quale si “fugge”, sia per l’indisponibilità di sottostare al crescente decadimento dello stato dei servizi e i pesanti carichi di lavoro, sia per la gravosa responsabilità di una mansione priva di adeguati livelli di sicurezza con pesanti penalizzazioni salariali attraverso l'utilizzo indiscriminato delle privatizzazioni selvagge, dei continui ricorsi ad appalti, subappalti e subaffidamenti che alimentano sfruttamento e precarizzazione davanti ai quali, gli stessi firmatari dei vari CCNL che si sono susseguiti, continuano a far finta di nulla. 

I lavoratori autoferrotranvieri non possono rimanere a guardare. E’ necessario superare l'arroganza di queste sigle sindacali che continuano ad arrogarsi il diritto di un monopolio alle spese di tutti gli addetti al settore.

IL 24 LUGLIO 2023 SCIOPERO NAZIONALE DI 4 ORE

DEL    TRAPORTO PUBBLICO LOCALE

Uno sciopero difficile, per tanti motivi; perché la legge “antisciopero” ci costringe a limitare la prima mobilitazione a sole 4 ore depotenziando l'effetto della mobilitazione; perché viste le numerosissime vertenze territoriali di settore la stessa legge ci impedisce di scioperare in numerosissime città come Pisa, Arezzo, Siena, Grosseto, Venezia, Lodi, Pavia, Bolzano; perché essendo periodo estivo, il Ministro Salvini, potrebbe adottare lo stesso provvedimento riservato ai lavoratori delle ferrovie ai quali ha impedito di articolare uno sciopero nella sua legittima  forma.

NON PERMETTIAMO A NESSUNO DI INTIMIDIRCI

RIVENDICHIAMO LA CENTRALITÀ DEI SERVIZI PUBBLICI ESSENZIALI

•il blocco delle spese militari e dell’invio di armi in Ucraina, nonché maggiori investimenti per tutti i servizi pubblici essenziali;

•il superamento dei penalizzanti salari d'ingresso garantendo l'applicazione contrattuale di primo e secondo livello ai neo assunti;

•la necessità di modificare l'ossessionante e vizioso criterio che, inneggiando al risparmio, vede bruciare fior di soldi pubblici attraverso appalti e subappalti ad aziende che offrono servizi di scarsa qualità e lavoro sottopagato, garantendo ad esse profumati profitti;

•la sicurezza dei lavoratori e del servizio, introduzione del reato di omicidio sul lavoro;

•il salario minimo per legge a 10 euro l’ora contro la pratica dei contratti atipici e precariato;

•il libero esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali;

•una legge sulla rappresentanza che superi il monopolio costruito sulle complicità tra le OO.SS. e le associazioni datoriali di categoria.

La sciopero sarà articolato a livello territoriale nel rispetto delle fasce di garanzia dettate dalle normative vigenti.