LAVORATORI DELLE COOP SOCIALI E DEL TERZO SETTORE: LE RAGIONI CHE CI PORTANO ALLO SCIOPERO GENERALE
I lavoratori e le lavoratrici delle Coop Sociali e del Terzo Settore che si riconoscono nell’Unione Sindacale di Base da anni rivendicano la possibilità di rompere con le solite logiche sindacali accondiscendenti con la parte datoriale sulle condizioni di lavoro e di salario nel settore.
La discussione non è più rinviabile: ogni giorno assistiamo a nuovi capitoli dello smantellamento dello stato sociale, alla perdita dei posti di lavoro, alla precarizzazione dei contratti, al decadimento della qualità dei servizi ed a ogni tipo di taglio delle risorse.
Lontano dal considerare il welfare uno strumento di salvaguardia dei salari, dell’occupazione e della qualità della vita contro la crisi, la scelta dei governi, tanto nazionali quanto locali, si accanisce proprio contro il sistema delle tutele a favore della classe lavoratrice.
E proprio come lavoratori e lavoratrici delle Coop Sociali e del Terzo Settore da una parte, e come utenti dei servizi dall’altra, non possiamo non indignarci ogni giorno dinanzi all’attacco al nostro lavoro ed ai nostri diritti portato avanti dalle amministrazioni pubbliche che “fanno cassa” sulla nostra pelle.
Non possiamo non indignarci di fronte all’ennesimo, irresponsabile ritardo nel rinnovo contrattuale che ci sottrae salario, non possiamo non indignarci di fronte all’immobilismo di CGIL-CISL-UIL da un lato, e di Legacoop-Confcooperative-AGCI dall’altro, corresponsabili dello stato in cui versa il settore, dopo anni di concessioni al ribasso sulla pelle dei lavoratori.
PER QUESTO L’11 MARZO SAREMO IN PIAZZA PER RIVENDICARE:
· Sostanziosi aumenti salariali per cominciare a colmare la differenza retributiva tra i lavoratori in appalto e quelli del pubblico impiego.
· Orario di lavoro a tempo pieno a 36 ore con riconoscimento di 2 ore riservate ad attività di formazione, aggiornamento, verifica, e comunque non di prestazione diretta all’utenza.
· Maggiorazione per il lavoro domenicale e festivo nella misura del 30% sulla base della paga oraria.
· Abolizione di ogni meccanismo di flessibilità, della banca ore col recupero negativo delle ore prestate in difetto o in eccesso, oltre che l’abolizione delle deroghe ai riposi giornalieri e settimanali.
· Democrazia nei luoghi di lavoro, contro la pretesa padronale di scegliere le organizzazioni con cui trattare: pari diritti per tutte le organizzazioni dei lavoratori, elezioni realmente democratiche dei delegati sui posti di lavoro.
· Reinternalizzazione di tutti i servizi, con la messa in discussione del terzo settore e della sussidiarietà, sinonimi di privatizzazione, precarietà e smantellamento dello stato sociale.
Appuntamento a tutti lavoratori e le lavoratrici delle Coop Sociali e del Terzo Settore l’11 marzo per lo Sciopero Generale e la Manifestazione Nazionale
Roma, P.zza della Repubblica ore 9.30