L’USB della Lombardia ha presentato un esposto alla Procura di Milano sulla situazione negli istituti geriatrici amministrati dall’ASP Golgi-Redaelli. La denuncia si è resa necessaria dopo che sono rimaste inascoltate tutte le richieste di USB affinché venissero adottate misure di sicurezza adeguate per tutelare il personale e i degenti a fronte dell'emergenza Covid-19.
L’alto numero di lavoratori in malattia, che ormai sta per raggiungere le 400 unità, e il crescente numero di decessi tra i degenti non consentivano di perdere altro tempo dopo che, malgrado per più di tre settimane l'ASP si sia sottratta al confronto, nessuna delle misure da noi a lungo proposte risulta a oggi adottata.
Tra le criticità segnalate nell'esposto e contestate a più riprese da USB all’azienda:
- mancata assunzione di personale
- inadeguatezza del numero di tamponi eseguiti a degenti e personale
- assenza di una strategia di isolamento dei casi positivi
- carenza di Dispositivi di Protezione Individuale
- incapacità di individuare protocolli di sicurezza certi e univoci per tutta l’azienda
- mancato controllo sull’operato delle ditte appaltatrici in merito alla sicurezza e alla tutela della salute
- mancata abilitazione del laboratorio interno all’analisi dei tamponi.
Tutte le condizioni esposte sopra, sommate alla politica gravemente deficitaria della Regione Lombardia nella gestione delle RSA e del sistema socioassistenziale, hanno prodotto decine e decine di morti e rischiano di avere esiti ancora più drammatici.
L’augurio è che il nostro esposto, dopo gli allarmi inascoltati esattamente come al Pio Albergo Trivulzio, produca un rapido miglioramento delle condizioni di criticità spingendo le istituzioni, ciascuna per le proprie funzioni e responsabilità, a intervenire finalmente per garantire una vera tutela ai degenti e al personale impegnato nell’assistenza.
Unione Sindacale di Base - Federazione Lombardia