Per inquadrare al meglio la questione delle posizioni organizzative e degli incarichi di responsabilità può essere utile un po’ di storia: nei primi anni 2000, in occasione delle trattative sui Fondi, le neonate Agenzie Fiscali sollevavano l’esigenza di retribuire meglio alcuni funzionari “chiave” che ricoprivano posizioni ritenute strategiche per il raggiungimento degli obiettivi delle Agenzie.
La risposta sindacale di allora può essere sintetizzata così: per soddisfare questa esigenza le Agenzie mettessero sul tavolo soldi propri senza decurtare il salario accessorio di tutti gli altri Lavoratori.
Si arrivò a una soluzione in occasione del primo CCNL Agenzie Fiscali istituendo in via sperimentale, nel limite del 2% della terza area, la figura delle Posizioni Organizzative, retribuite con un importo omnicomprensivo fino a 9000 euro, di cui al massimo 2500 euro a carico dei Fondi ed il resto a carico dei bilanci dell’Agenzia.
Sembrava una buona soluzione, condivisa da tutti, una strada da poter percorrere anche in futuro e, nel caso fossero cambiate le esigenze, si sarebbe potuta modificare la percentuale dei destinatari, magari diminuendo ancora la parte a carico dei Fondi del personale.
Invece, incredibilmente, la storia ha preso tutta un'altra piega: con i contratti integrativi tutte i sindacati tranne USB hanno deciso di abbandonare quella strada e di inventarsi una nuova figura, quella degli incarichi di responsabilità, del tutto analoga alle posizioni organizzative ma senza limiti numerici, con importi solo apparentemente minori, senza onnicomprensività e totalmente a carico dei Fondi.
A questo punto è evidente che le Agenzie non erano più nelle condizioni di dover mettere soldi freschi sul tavolo per retribuire le posizioni da loro considerate strategiche, visto che ce le pagavamo da soli, e gli incarichi sono proliferati negli anni fino ad arrivare al 10% di tutto il personale, non solo di quello di terza area.
Quello che è successo la scorsa settimana in Dogana è un ulteriore incredibile sviluppo della vicenda: è iniziato il gioco al rialzo introdotto con le laute retribuzioni che verranno corrisposte alle Poer e i ruoli si sono invertiti.
L’esigenza che una volta era delle Agenzie è diventata dei sindacati firmatari e sono stati questi novelli Superciuk a chiedere di aumentare il numero e gli importi degli incarichi di responsabilità, pagati dal Fondo, e di diminuire quelli a carico dell’Agenzia!!!
Mentre USB proclama lo sciopero per recuperare i tagli al salario accessorio, (15 milioni, pari a 1400 euro medie pro-capite) e per una stabilizzazione delle risorse, loro scelgono di mettere al riparo dai tagli solo il 10% del personale e di accollare un ulteriore taglio di circa 300 euro (tanto ci costeranno posizioni organizzative e incarichi di responsabilità) al restante 90%!!!
Scegli da che parte stare, schierati con chi difende il salario di tutti i lavoratori e non solo quello di una piccola parte, sciopera con USB.
12 aprile 2018
SCIOPERO NAZIONALE
Agenzie Fiscali