All’On. Alberto Giorgetti
Sottosegretario di Stato
Ministero dell’Economia e delle Finanze
Piazza Mastai, 11 – ROMA - 00153
Alla dott.ssa Giuseppina Baffi
Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Generale,
del Personale e dei Servizi
SEDE
Al dott. Raffaele Ferrara
Direttore Generale dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato
Piazza Mastai, 11 – ROMA - 00153
Roma 26 agosto 2010
Oggetto: Legge di conversione n. 73 del 22 maggio 2010 – art. 2 comma 1 ter.
Con la nota n. 38684 del 23 luglio 2010, il Dipartimento dell’Amministrazione Generale, del Personale e dei Servizi del Ministero dell’Economia e delle Finanze ha trasmesso ai Dirigenti e ai Dipendenti delle Direzioni Territoriali, disposizioni concernenti l’istanza di manifestazione di interesse al passaggio nei ruoli dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato.
Poiché l’amministrazione del MEF ha ritenuto tale procedura propedeutica per l’avvio del processo di riordino e che il termine prefissato per la presentazione delle predette istanze è scaduto il 20 agosto 2010, la scrivente organizzazione sindacale chiede che gli sia fornita, con la massima consentita sollecitudine, il numero delle manifestazioni di interesse al transito pervenute, distinte tra personale dirigente e quello appartenente alle qualifiche funzionali, sede di appartenenza, fascia retributiva e attività lavorativa rivestita.
Per evitare che tale “processo di riordino” abbia ripercussioni negative sia sul personale che deciderà di transitare verso la nuova amministrazione sia, soprattutto, sui servizi erogati nel territorio e sui lavoratori delle articolazioni provinciali che decideranno di restare nei ruoli del MEF, unitamente a quelli destinatari della riallocazione delle funzioni svolte dalle ex DTEF, l’USB RdB MEF chiede di dare immediata concretezza a quanto più volte ribadito dalle SS.LL., circa la disponibilità ad avviare tavoli di confronto tecnici.
La scrivente organizzazione sindacale ritiene indispensabile una tempestiva convocazione al fine di permettere, a tutti i soggetti coinvolti, un’adeguata consapevolezza al transito e la garanzia che non siano sacrificati, ancora una volta, i diritti generali dei cittadini e di quei lavoratori che rimarranno in ambito territoriale MEF.