A giorni saranno assunti i tirocinanti, prima del loro arrivo l’Amministrazione ha accettato di spostare prima i lavoratori già in servizio, che volevano da tempo cambiare sede di lavoro, e poi coprire i posti vacanti con i nuovi assunti.
L’Amministrazione ha deciso un “nuovo” metodo di spostare il personale, non effettuando una trasparente e completa indagine per tutti i dipendenti dalla regione, ma estraendo i nominativi da B.I. (cognos), discordanza tra sede di lavoro e provincia di residenza, e facendo una graduatoria tra chi aveva un tempo di spostamento superiore ai 60 minuti e ai 30Km. Ne è venuto un meccanismo che fa acqua da tutte le parti, ma soprattutto, lo si applicherà anche alla graduatoria dei tirocinanti, già in mano all'amministrazione.
Le falle più grosse dell'accordo che abbiamo evidenziato senza ottenere modifiche sono le seguenti:
1. non è stato fatto un chiaro interpello a tutti i lavoratori, con i criteri adottati;
2. sono state considerate solo le richieste dei lavoratori che hanno la residenza in comuni della regione, escludendo tutti gli altri con residenza fuori dalla regione.
3. Invece di considerare la distanza chilometrica si è calcolato il tempo di viaggio utilizzando l’auto oppure il treno, prendendo il tempo minore, senza tener conto dei tempi di percorrenza per raggiungere la stazione sia dalla residenza che al posto di lavoro.
4. Al tempo di viaggio sono stati aggiunti dei correttivi: il 20% per i figli, 10 % per problemi di salute del lavoratore, 5 % per salute di familiari, 50 % se si paga un affitto. C’è così chi ha figli che 'valgono' trenta minuti e chi solo una decina di minuti! Abbiamo chiesto di calcolare un tempo uguale per tutti i figli, ma la proposta è stata rifiutata.
5. Le malattie, che valgono un altro 10 o 5% o il contratto d’affitto che ne vale 50 non sono state chiaramente indicate come requisito utile all’interpello inviato ad alcuni lavoratori, quindi non tutti avranno fornito questo dato.
6. Chi ha indicato più preferenze di sede di destinazione è stato penalizzato rispetto a chi ne ha chiesta una sola.
Quello che riteniamo inaccettabile è applicare questi (s)criteri anche ai tirocinanti neo assunti invece di utilizzare la graduatoria concorsuale.
Abbiamo poi chiesto alla Direzione Regionale di intervenire sulla sanzione disciplinare comminata al collega di Ferrara, ritirando immediatamente l'appello proposto in secondo grado con l'appoggio dell'Avvocatura di Stato, chiarendo le responsabilità del direttore della Direzione provinciale di Ferrara e chiedendo di censurare questi atteggiamenti vessatori dell'Audit, che interviene anche quando non si riscontra dolo o colpa grave del lavoratore. Tra l'altro abbiamo sottolineato che il ricorso con l'utilizzo dell'Avvocatura dello Stato per una sanzione di trentanove euro è uno spreco di denaro pubblico. Per questo motivo abbiamo anche scritto alla Corte dei Conti per intervenire e verificare che non si stia compiendo un danno erariale.
Se il ricorso non sarà immediatamente ritirato valuteremo con i lavoratori tutte le mobilitazioni da mettere in campo sino ad arrivare allo sciopero provinciale.
Scarica in fondo alla pagina l'esposto alla Corte dei Conti