Come già preannunciato, abbiamo avviato le procedure per la proclamazione dello sciopero e venerdì 31 marzo siamo stati convocati dal Ministero del Lavoro, insieme all’Amministrazione, per esperire il previsto tentativo di conciliazione obbligatorio.
Durante l’incontro abbiamo ribadito ancora una volta le ragioni della protesta sindacale che, sinteticamente, possiamo così riassumere:
- la carenza non più tollerabile di personale, in tutte le strutture dell’Istituto, in particolare sul territorio, che determina carichi di lavoro insopportabili ma, soprattutto, impedisce di rispondere alla nostra particolare utenza con la dovuta e tempestività;
- l’ormai cronico malfunzionamento delle procedure informatiche, causa di continue interruzioni del servizio e di crescente conflittualità con l’utenza, esasperata dalla dilatazione dei tempi d’attesa;
- la situazione di elevato rischio, in particolare a livello di stress lavoro correlato, per la salute dei lavoratori e delle lavoratrici costretti ad utilizzare apparecchiature obsolete e procedure inadeguate, a subire pressioni legate a obiettivi, performance e reazione spesso scomposta dell’utenza nonché a sopportare eccessivi carichi di lavoro.
Nonostante il tentativo di conciliazione sia durato per più di due ore, abbiamo dovuto registrare da parte dell’Amministrazione, per l’ennesima volta, la mancanza di risposte adeguate e utili per affrontare e risolvere le problematiche oggetto della nostra protesta e, pertanto, nell’impossibilità di arrivare ad una conciliazione, il tentativo è stato chiuso negativamente.
Messe in campo tutte le iniziative fin qui possibili per far comprendere all’Amministrazione la gravità della situazione e la necessità di intervenire velocemente a tutti i livelli abbiamo deciso di procedere con l’indizione dello sciopero per il prossimo 21 aprile, sciopero che sarà preceduto da una serie di iniziative di protesta sia a livello locale che a livello nazionale.
Dobbiamo serrare i ranghi e dimostrare ancora una volta il valore dell’unità e della compattezza ma anche la determinazione a lottare per il rilancio della funzione sociale del nostro Ente e per il giusto servizio alla nostra utenza.
Scioperiamo per difendere l’Istituto ormai alla frutta, scioperiamo per fornire servizi eccellenti ai nostri utenti, scioperiamo per migliorare le nostre condizioni di lavoro!
Salviamo l’INAIL e la sua funzione!
Fp Cgil, Cisl Fp, Uilpa, Confsal, USB PI, Dirstat, Anmi, Flp